Covid, +44% di casi in 7 giorni. Tornano i tamponi in pronto soccorso

Tampone anti Covid  
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La nuova circolare

  1. Accesso in Pronto Soccorso e accesso per ricovero nelle strutture sanitarie: Per i pazienti che non presentano sintomi compatibili con COVID-19 al triage effettuato all'accesso al Pronto Soccorso non è indicata l'esecuzione del test per SARS-CoV-2. Per i pazienti che presentano sintomi con quadro clinico compatibile con COVID-19 e' indicata l'effettuazione di test diagnostici per SARS-CoV-2. Laddove possibile, è opportuno attivare/mantenere un percorso piu' ampio di sorveglianza epidemiologica con la ricerca di altri virus, quali ad esempio: virus influenzali A e B, VRS, Adenovirus, Bocavirus, Coronavirus umani diversi da SARS-CoV-2, Metapneumovirus, virus Parainfluenzali, Rhinovirus, Enterovirus. Per i pazienti che all'anamnesi dichiarano di aver avuto contatti stretti con un caso confermato COVID-19, con esposizione negli ultimi 5 giorni, è indicata l'effettuazione di test diagnostici per SARS-CoV-2. (AGI)Eiz/Cop Per i pazienti, pur asintomatici, che devono effettuare ricovero o un trasferimento (sia programmato che in emergenza) in setting assistenziali ad alto rischio (esesempio reparti nei quali sono presenti pazienti immunocompromessi e fragili, strutture protette, RSA, etc.) è indicata l'effettuazione di test diagnostici per SARS-CoV-2.
  2. Accesso alle strutture residenziali sanitarie e socio-sanitarie: agli ospiti che devono accedere (es. nuovi ingressi, trasferimenti) alle strutture residenziali sanitarie e socio-sanitarie, in cui siano presenti persone fragili a rischio per età o patologie concomitanti, è indicata l'effettuazione di test diagnostici per SARS-CoV-2 al momento dell'accesso presso la struttura. La circolare prevede poi che "visitatori/accompagnatori che presentano sintomi compatibili con COVID-19 devono evitare di accedere alle succitate strutture; gli operatori addetti all'assistenza sanitaria e socio-sanitaria che presentano sintomi compatibili con COVID-19 devono evitare di accedere in setting assistenziali, sia di degenza che ambulatoriali, dove sono presenti pazienti immunocompromessi e fragili, secondo le modalita' e le procedure adottate dalle direzioni delle strutture".
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