AGI - Una valanga di fango e detriti si è abbattuta nella tarda serata di ieri su Bardonecchia, importante località turistica in alta Val di Susa. Una frana staccatasi in quota, probabilmente da un ghiacciaio, ha fatto esondare il rio Merdovine, il torrente che divide in due il Paese, riempiendo di fango le strade e danneggiando i ponti che lo attraversano. Al momento dell'arrivo dell'onda di detriti, poco dopo le 22, a Bardonecchia la pioggia caduta nel pomeriggio, era cessata. C'era stato circa un'ora prima un temporale.
In paese per le strade c'era molta gente perché erano in corso i festeggiamenti del patrono S. Ippolito. Gli sfollati sono 60. Sono stati rintracciati i cinque dispersi, ha annunciato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio: "Sono in diretto contatto con la sindaca di Bardonecchia Chiara Rossetti, che mi ha confermato che non ci sono vittime". A Bardonecchia "i danni sono rilevantissimi e ho già sentito il vice premier Antonio Tajani che ha fin da ora dato la disponibilità del governo a fare la propria parte per aiutarci ad affrontare questa situazione".
Le squadre di soccorso e i volontari hanno lavorato senza sosta per cercare di ripristinare la situazione dopo l'esondazione. Le problematiche relative alle forniture idriche e del gas, che avevano interessato alcune zone della cittadina stanno progressivamente rientrando. Praticamente risolta anche la situazione degli sfollati.
È stato chiuso l'hub istituito dalla Croce Rossa presso la Colonia Astigiana e presso il Palazzetto dello Sport. Solo tre persone trascorreranno ancora la prossima notte presso una struttura messa a disposizione.
La situazione della viabilità
Per quanto riguarda la viabilità la situazione per domani resterà invariata. L'autostrada sarà percorribile in uscita ma non sarà consentito l'ingresso a Bardonecchia. Lo stesso per la Strada statale 335 ormai quasi completamente ripulita, ma ancora chiusa al traffico privato. Restano strettamente sorvegliati e monitorati i ponti della cittadina ed, in caso di pioggia, saranno chiusi al traffico veicolare e pedonale come anche le strade attigue ai corsi d'acqua.
"Ringrazio quanti già da ieri sera hanno messo il massimo impegno per portare aiuto e cercare di rendere i disagi il meno pesanti possibili - dice Rossetti - e ringrazio per l'impegno tutto il personale del Comune di Bardonecchia, le forze dell'Ordine, i carabinieri, la Guardia di Finanza, la Croce Rossa, la Protezione Civile. Ringrazio la Regione Piemonte che fin dall'inizio dell'emergenza ci ha fatto sentire il proprio appoggio portando la nostra istanza presso il Governo".
"Sono state ore difficili - aggiunge - ma con tutto il nostro impegno faremo sì che questa bellissima estate a Bardonecchia continui. Siamo gente di montagna pronti ad affrontare le difficoltà e a non abbassare la testa".
La violenta valanga di fango e detriti che si è abbattuta su Bardonecchia ha causato momenti di paura tra i residenti e i numerosi turisti presenti in paese. Secondo quanto si è appreso diversi i danni a strade e ponti, danneggiato anche il commissariato di polizia, problemi in alcuni alberghi.
Meloni: "Faremo tutto il necessario"
Giorgia Meloni si dice "contenta di sapere che le cinque persone disperse a seguito dell'ondata di fango e detriti che ha colpito Bardonecchia siano state ritrovate" e ringrazia dunque "la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco e quanti si sono mobilitati fin da subito nelle operazioni di ricerca e soccorso".
"A nome mio e del governo - prosegue, sempre su Twitter - esprimo la massima vicinanza ai cittadini, al presidente della Regione Piemonte e al sindaco". "Faremo tutto ciò che è necessario per dare il massimo aiuto e supporto", assicura il presidente del Consiglio.
Cirio firma lo stato di emergenza
La richiesta di stato di emergenza è stata firmata questo pomeriggio da Cirio. "La richiesta - spiega il governatore - è indirizzata alla presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, al ministro per la Protezione civile Nello Musumeci e al capo Dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio".
"Per fortuna - commenta Cirio - non ci sono state vittime, ma dai sopralluoghi di oggi emergono ingenti danni alle infrastrutture, agli edifici pubblici, in particolare alla caserma della Polizia di Stato resa completamente inagibile, su edifici privati e veicoli".