AGI - È un diario di viaggio in Italia che ha scatenato una polemica, quello del ministro del Turismo tedesco, Karl Lauterbach: il 13 luglio da una Bologna rovente per l'ondata di calore aveva twittato che "se le cose continuano così, queste destinazioni di vacanza non avranno futuro a lungo termine. Il cambiamento climatico sta distruggendo l'Europa meridionale. Un'era volge al termine".
Un concetto poi ripreso il 17 luglio da Siena fino a correggere un po' il tiro da Roma, con un selfie davanti alla Fontana di Trevi: "Sono comunque arrivato a Roma. 36 gradi, un po' di vento. Va bene. Dopo i Caravaggio nella fresca Galleria Borghese, ora Fontana di Trevi".
La prima a replicare è stara la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, che lo ha ringraziato "per aver scelto l'Italia come meta turistica, che d'altronde è da sempre la destinazione preferita dai suoi connazionali per le vacanze". Poi ha aggiunto: "Siamo consapevoli del cambiamento climatico in atto e che, ricordo, non riguarda soltanto l'Europa meridionale ma tutto il pianeta. Siamo comunque certi che i tedeschi continueranno ad apprezzare sempre di più le vacanze italiane".
Poi è stato il sindaco di Rimini a invitare ufficialmente Lauterbach in Romagna. "Ci terremmo molto. Sono milioni i cittadini tedeschi che considerano Rimini e la Romagna la loro seconda patria, così come l'Italia intera, eletta da sempre sogno e desiderio di tutto ciò che oltrepassa la routine quotidiana" scrive in una lettera aperta Jamil Sadegholvaad, "La posso rassicurare: noi ci siamo e non abbia timore: il nostro turismo, così come il turismo di tutto il sud dell'Europa, non scomparirà a causa dei cambiamenti climatici. Da cittadini europei daremo il nostro contributo per trovare le soluzioni in grado di fermarne gli effetti negativi; realizzeremo ciò che è necessario per far sì che questa continui a rimanere la meta della vacanza".