AGI - Dal tumore al lungo ricovero per Covid, dal pacemaker alla leucemia che, alla fine, lo ha stroncato a 86 anni. La lunga vita di Silvio Berlusconi è stata costellata, soprattutto negli ultimi anni, da diversi problemi fisici affrontati sempre con la consueta tempra da lottatore.
A partire dal tumore alla prostata, per il quale fu operato nel 1997 in gran segreto nel "suo" San Raffaele, notizia poi confermata dallo stesso Cavaliere nel 2000. Nel 2006 l'intervento al menisco, da parte del luminare dei calciatori prof. Mertens in Belgio.
Lo stesso anno, il malore durante un comizio a Montecatini: l'ex premier si accascia sul palco, e dopo gli accertamenti di rito, il mese successivo, viene operato a Cleveland per l'impianto di un pacemaker. Sono gli anni in cui lo stesso leader di Forza Italia scherza sui suoi malanni, sottolinea la sua eccezionale tempra, con l'allora medico personale Umberto Scapagnini (morto nel 2013), che ne rilevava la resistenza fisica arrivando a dire: "Silvio ci seppellirà tutti, è tecnicamente immortale".
Negli anni successivi, si registra una nuova caduta nel 2019 a Zagabria, senza particolari conseguenze. Sempre nel 2019 un altro intervento chirurgico, per un'occlusione intestinale. Nel 2020 quella che lo stesso Berlusconi definì "la prova più dura": il Covid, con polmonite bilaterale, lo costringe al ricovero al San Raffaele, dieci lunghi giorni di angoscia e preoccupazione. Quando esce, il Cav è provato, ma trova la forza di incontrare i cronisti: "Ho pensato di morire, ma anche questa volta l'ho scampata", sottolinea.
Nel 2021 nuovo ricovero, stavolta a Nizza, per scompenso cardiaco. Un mese dopo, una caduta in casa a Villa Grande, nuovo quartier generale romano dopo la cessione di Palazzo Grazioli. Negli ultimissimi anni le condizioni declinano: all'inizio del 2022, nel pieno della corsa al Quirinale (al quale non aveva nascosto di aspirare), altro ricovero al San Raffaele, per un'infezione.
Infine, ad aprile di quest'anno il ricovero improvviso al San Raffaele per una infezione polmonare. Il medico di fiducia, il prof. Alberto Zangrillo che da anni lo segue, annuncia che Berlusconi soffre di una grave patologia ematologica, la leucemia mielomonocitica cronica. Dopo oltre un mese di terapie le dimissioni, precedute dal video, l'ultimo, inviato alla convention di Forza Italia, che mostra un Cavaliere segnato dalla malattia ma ancora combattivo. Due giorni fa il ritorno nell'ospedale milanese che tante volte lo ha accolto, curato e in qualche modo protetto. Ancora "controlli programmati", che pero' nascondono un peggioramento dei valori del sangue e delle condizioni generali, che questa mattina ha portato al decesso.