AGI - Poche ore al Gemelli, non più di mezza mattinata, per controlli che hanno tutto l'aspetto di una routine. Papa Francesco torna all'ospedale romano dove venne ricoverato lo scorso marzo per un'infezione respiratoria: all'epoca si trattò di una infezione respiratoria, questa volta pare di no.
Ad ogni modo emergenza non è stata. È stata, piuttosto, una sessione di verifica su alcuni valori e - facile presumerlo - la tenuta del ginocchio sinistro i cui dolori lo tormentano da tempo. La circostanza appare confermata dal fatto che la breve permanenza è stata limitata ai locali del Centro Medicina dell'Invecchiamento.
Tra entrare al Gemelli ed uscirne sono passate circa due ore. Negli ultimi giorni le apparizioni in pubblico del Pontefice (molte, anche cinque in una sola giornata) non avevano mostrato un Bergoglio afflitto da stanchezza: al massimo la sedia a rotelle su cui si sposta nella maggior parte delle occasioni, da diverso tempo.
Voce e umore andavano benissimo, fino a farlo scherzare nella recente registrazione di una trasmissione televisiva in cui rassicurava: "Sono ancora vivo".
Il programma dei prossimi giorni non subirà variazioni
Inutile dire che il programma dei prossimi giorni, a questo punto, non subirà variazioni. Se oggi non erano previsti impegni pubblici (altro elemento a favore della circostanza di un ricovero programmato da diverso tempo), domani ci sarà la consueta udienza generale fino ad arrivare a sabato, quando un evento trasmesso dalla Rai in diretta lo vedrà ricevere un documento sulla pace vergato da 30 premi Nobel.
Nel frattempo, a rimarcare il business as usual, la sala Stampa comunica il programma dalla visita in Portogallo, all'inizio di agosto, per la Giornata Mondiale della Gioventù, come anche una serie di nomine episcopali negli Usa e quella del rappresentante personale del Pontefice ai festeggiamenti per i sette secoli della canonizzazione di san Tommaso d'Aquino.
Intanto prosegue la missione d'ascolto che Bergoglio ha affidato al cardinal Matteo Zuppi. Il Pontefice è appena rientrato in Vaticano che si viene a sapere che il suo inviato si e' incontrato con il presidente ucraino, Volodymir Zelensky.
"L'incontro è stato molto cordiale e, a quanto trapela, Zuppi e Zelensky hanno discusso su alcuni punti chiave per procedere nella direzione di un dialogo stabile e concreto", si legge sul sito del quotidiano Avvenire.
Frase che può contenere, come sempre quando di mezzo c'è la diplomazia, più di una interpretazione. Ma il tentativo va avanti, la speranza è che si sblocchi anche qualcosa a Mosca.