AGI - Sulle strade italiane dall'1 gennaio al 4 giugno di quest'anno hanno perso la vita 159 pedoni, 103 uomini e 56 donne: 75 di loro - il 47,1%, quasi uno su due - avevano più di 65 anni. È quanto emerge dall'ultimo aggiornamento dello speciale Osservatorio dell'Asaps, Associazione sostenitori e amici della polizia stradale, che sottolinea come il tragico dato sia "parziale", non tenendo conto "dei feriti gravi che molto spesso perderanno la vita negli ospedali anche a distanza di mesi".
Molti pedoni sono stati uccisi nel luogo formalmente più sicuro, sulle strisce pedonali dei centri urbani, nonostante sia prevista la perdita di 8 punti dalla patente in caso di mancata precedenza da parte dei conducenti di veicoli. Nel Lazio è una vera strage con 34 decessi, quasi un quinto del totale, di cui ben 20 a Roma, gli ultimi due il 28 maggio scorso.
Seguono la Lombardia con 18 decessi, l'Emilia Romagna con 17, la Campania con 15 e il Veneto con 13. Suddivisi per mese sono avvenuti 51 decessi a gennaio, 36 a febbraio, 31 a marzo, 18 ad aprile, che ha fatto segnare un trend migliore rispetto ai tre mesi precedenti. Sono 21 i decessi accertati a maggio.
Il report Asaps conferma come gli anziani siano gli utenti della strada più indifesi, ma nel saldo delle vittime figurano anche sette under18, di cui due morti ad aprile.