Gli italiani perdono 35 ore all’anno negli ingorghi stradali

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  • La distanza di sicurezza è sempre importante. Quasi tutti sono consapevoli dell'importanza di mantenere una distanza di sicurezza mentre guidano normalmente, ma non è lo stesso negli ingorghi. Non appena il traffico inizia a rallentare, i veicoli tendono ad avvicinarsi il più possibile, aumentando notevolmente il rischio di tamponamenti, che sono gli incidenti più comuni in queste situazioni.
  • Accelerazione e frenata. Facendo riferimento a quanto detto prima, la guida con accelerate e frenate brusche facilita la collisione tra i veicoli, mentre una guida fluida e tranquilla è più sicura e scorrevole. Non si arriva più velocemente a destinazione percorrendo gli stessi metri se poi il traffico si ferma: si allunga semplicemente il tempo di sosta e si accorcia quello di movimento. In questo modo il consumo di carburante aumenterà, così come l'inquinamento e le pastiglie dei freni si consumeranno più rapidamente.
  • Non dimenticare le frecce. Nelle code, dopo essere rimasti a lungo fermi o essere andati a velocità molto basse, i conducenti tendono a distrarsi o a essere troppo sicuri di sé eseguendo così manovre senza segnalarle. L'uso delle frecce è essenziale affinché gli altri conducenti sappiano cosa si sta per fare e possano agire di conseguenza.
  • Cambio di corsia. In un ingorgo, molti automobilisti hanno la percezione che una corsia sia sempre più avanti delle altre e non sia mai quella in cui si trovano loro. Cambiare continuamente corsia però rallenta ulteriormente il traffico già lento, fa innervosire gli altri automobilisti e aumenta le possibilità di incidenti. Affinché un ingorgo si concluda rapidamente e il traffico possa scorrere, è necessario che tutti i veicoli rimangano nella propria corsia fino al momento di cambiare strada e uscire.
  • Tutti vogliono arrivare per primi. Avere fretta di arrivare a destinazione e imbattersi in un ingorgo, soprattutto nel caso di un’emergenza, è estremamente frustrante. Purtroppo l’ingorgo è un evento imprevedibile durante il quale non possiamo far altro che essere pazienti. La fretta, il nervosismo e lo stress non fanno scorrere il traffico. Lo fanno la calma, la prudenza e la guida responsabile.
  • Curare la meccanica del proprio veicolo. Se non viene utilizzata correttamente, la meccanica del veicolo ne risente; negli ingorghi, ad esempio, la frizione è di solito la parte più danneggiata. Poiché si parte e ci si ferma ogni pochi metri, è frequente lasciare continuamente il piede sulla frizione mentre la prima marcia è inserita. Questo danneggia il meccanismo e ne riduce la durata. È meglio innestare la marcia solo quando si parte e rimanere in folle con il freno premuto quando ci si ferma.
  • Restare calmi. Gli ingorghi stradali riescono a far saltare i nervi anche alle persone più calme. Tra la fretta e l'impotenza causata dal vedere gli altri automobilisti commettere tutti gli errori sopra citati, e anche peggiori, come chi passa sulla corsia di sorpasso, è normale finire per sentirsi frustrati. Ma bisogna mantenere la calma: quando un automobilista è nervoso e irritato, è più probabile che commetta errori gravi e che perda più facilmente la concentrazione. Un podcast interessante, un audiolibro o una playlist con la musica preferita possono trasformare la situazione di blocco nel traffico in un momento di pace e tranquillità con se stessi.
  • La prevenzione è fondamentale. È sempre meglio prevenire il problema che doverlo affrontare, in ogni ambito. Ecco perché i professionisti di Parclick.it insistono sull'importanza di mettere in atto alcune strategie preventive nella routine quotidiana degli automobilisti per evitare il più possibile i fastidiosi ingorghi considerando percorsi alternativi, parcheggio e trasporto pubblico, uscite di casa in anticipo, condivisione dell'auto.
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