AGI - La pioggia in queste ore sta dando una tregua alla Romagna, devastata nei giorni scorsi da una violenta alluvione. La situazione meteo dovrebbe gradualmente migliorare nei prossimi giorni, ma al momento resta l'allerta rossa.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è in volo verso l'Emilia Romagna, dove è attesa verso l'ora di pranzo. L'aereo di Stato italiano ha fatto uno scalo tecnico in Kazakistan e ora è diretto in Italia.
La situazione a Ravenna
La situazione a Ravenna è stata monitorata tutta la notte e appare sostanzialmente invariata. Il livello dei canali è stabile e continuano tutte le azioni messe in campo per consentire il deflusso più veloce possibile delle acque della rete dei canali consortili.
Si riduce leggermente, rispetto a ieri mattina, la superficie del territorio del comune evacuata che adesso è di 100.476.373 metri quadrati (pari a 10.048 ettari, contro i 10.873 di sabato mattina), per una popolazione residente di 12.927 persone (contro le 14.220 di sabato mattina).
Nelle scorse cinque notti il sistema di accoglienza messo in campo dal Comune, sia attraverso l'allestimento di punti di protezione civile che attraverso la collocazione di sfollati in albergo, ha fatto registrare 1.444 pernottamenti in 60 strutture alberghiere mentre, per quanto riguarda gli hub di Protezione civile, si sono avvicendate nei giorni oltre 3.200 persone.
Attualmente i centri di protezione civile aperti sono quelli dell'Iti Baldini (ingresso da via Cassino), del PalaCosta (piazza Caduti sul Lavoro 13) e della scuola Campagnoni di San Pietro in Campiano (via 2 giugno 1946).
La situazione della viabilità
È stato riaperto alle 8 di domenica sull'A14 Bologna-Taranto il tratto tra Faenza e Forlì, che era stato chiuso durante la notte scorsa in entrambe le direzioni per i lavori di ripristino dai danni causati dal maltempo: rese disponibili tre corsie in direzione Sud e due verso Nord.
La chiusura sabato sera si era resa necessaria per permettere di proseguire nella notte e velocizzare il complesso piano di attività per riparare i danni dovuti all'alluvione e consentire nel più breve tempo possibile il ritorno alla normale circolazione. L'autostrada sarà di nuovo chiusa domenica, lunedì e martedì, sempre a partire dalle 21.
La strada statale 16 "Adriatica" resterà chiusa al traffico fino alle 6 di lunedì mattina, in entrambe le direzioni a Cervia (Ravenna), tra i chilometri 171,000 e 173,000, per consentire gli interventi dei Vigili del Fuoco legati all'emergenza maltempo. Il traffico in entrambe le direzioni è deviato sulla viabilità interna del Comune di Cervia, in particolare su via Martiri Fantini, via Maccanetto e viale G. di Vittorio.
Qual è la strada alternativa
A quanti da Bologna sono diretti verso Ancona/Pescara, dopo l'uscita a Faenza, si consiglia di percorrere Via Granarolo, poi via Fratelli Rosselli, poi le strade statali 9 "Via Emilia", la 727, infine la 67 per poi rientrare in autostrada a Forlì. Percorso inverso per chi da Pescara/Ancona è diretto verso Bologna. Eventuali provvedimenti alla circolazione per i veicoli con massa complessiva superiore alle 7,5 tonnellate saranno adottati in prossimità della stazione di Ancona nord in direzione Bologna, in relazione alle effettive condizioni di viabilitaà registrate durante le notti lungo i percorsi alternativi.
Il bilancio dei danni e delle vittime
La morsa del maltempo ha provocato ancora morti, feriti e danni da Nord a Sud. Se la situazione più critica resta sull'Emilia Romagna, dove è attesa la premier Giorgia Meloni, una vittima si è registrata sabato in Calabria e l'allerta rossa o arancione si è allargata anche al Piemonte, al Lazio, alla Toscana, alla Sardegna e alla Sicilia. Ancora impossibile quantificare invece i danni, che ammonteranno comunque a diversi miliardi. Solo per le strade e le ferrovie dell'Emilia si parla già di 500 milioni.
Le maggiori devastazioni in Romagna, in una regione colpita da un disastro forse ancora più insidioso del terremoto che 11 anni fa colpì l'Emilia. Sono oltre 36mila le persone fuori casa, 27.700 solo nel Ravennate, la zona più colpita in queste ore dalle acque. Circa 305 le frane principali sul territorio dell'Emilia Romagna: 127 in provincia di Forlì Cesena, 90 in provincia di Ravenna.
Migliaia di volontari al lavoro
Al lavoro migliaia di soccorritori e volontari elogiati dallo stesso ministro dell'interno Matteo Piantedosi. "Protezione civile e vigili del fuoco stanno facendo la loro parte in uno scenario complicato", ha detto ricordando che stanno operando 350 vigili del fuoco con 300 mezzi speciali; 3350 gli interventi effettuati. Il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini, prevede "un ritorno alla normalità entro la prossima settimana". Nel frattempo il Presidente della repubblica Sergio Mattarella ha chiamato il sindaco di Faenza, Massimo Isola, per esprimere la sua vicinanza e solidarietà.
Cade un elicottero, sfiorata la tragedia
In mattinata è stata sfiorata la tragedia quando un elicottero impegnato in un intervento di ripristino alla rete elettrica è precipitato. Quattro i feriti estratti dai Vigili del Fuoco e trasportati in eliambulanza e con i mezzi di soccorso negli ospedali; in due sarebbero in gravi condizioni. Il velivolo, un mezzo privato 'EliOssola' al servizio di Enel, avrebbe tentato un atterraggio di emergenza finendo per 'piantarsi' sul terreno.
Calabria assediata da una forte perturbazione
Gran parte della Calabria è sotto assedio a causa di una forte perturbazione che ha provocato, al momento, un morto e diversi disagi. Le province più colpite sono quelle di Reggio Calabria, Vibo Valentia e Cosenza. A Reggio Calabria è stata l'improvvisa caduta di un albero a provocare la morte di un uomo che stava passeggiando con il cane. In tutta la città dello Stretto sono diversi gli alberi abbattuti dal vento, con gravi ripercussioni per la viabilità e per la stessa sicurezza dei cittadini.
Situazione critica anche nel Vibonese, con diverse abitazioni scoperchiate dalle raffiche di vento. Sulla costa tirrenica del Cosentino sono molti gli stabilimenti balneari danneggiati sia dal vento che dalle mareggiate. Disagi importanti anche sulle principali vie di comunicazione.
Criticità anche in Piemonte
Critica anche se "sotto controllo" la situazione a Torino e parte del Piemonte. "Due le criticità che potrebbero presentarsi a Torino - ha spiegato il sindaco Stefano Lo Russo - da un lato stiamo monitorando le quattro aste fluviali del Sangone, Po, Dora e Stura, che sono i corsi d'acqua principali che scorrono in città.
E poi abbiamo un secondo tipo di criticità, più complesso anche in termini di previsione e monitoraggio, che sono i fenomeni di dissesto in collina".
Allerta gialla nel Lazio
Per quanto riguarda il Lazio, l'agenzia regionale di Protezione civile della Regione ha diramato un avviso di allerta gialla dalla tarda mattinata di domenica 21 maggio, e per le successive 9-12 ore.