AGI - L'Emilia Romagna si sveglia tra il fango e la voglia di rialzarsi dalla melma. Dopo le alluvioni che hanno sfigurato città e piccoli comuni si temono smottamenti e frane. La macchina dei soccorsi non si è mai spenta perché la priorità è mettere al sicuro i cittadini. Al tempo stesso inizia la conta dei danni (enormi) con tante aziende rimaste in ginocchio. La strage del maltempo ha fatto 9 vittime.
Migliaia le persone senza casa e ancora non definito il numero di eventuali dispersi. Un "nuovo terremoto" dice il presidente della Regione Stefano Bonaccini, proprio a pochi giorni dall'anniversario del sisma del 2012.
Intanto anche se oggi non sono previste forti precipitazioni è confermata l'allerta rossa per piene di fiumi e frane su tutta la Romagna, la pianura bolognese e modenese, le colline montane dell'Emilia centrale e bolognese. Allerta arancione su pianura e costa ferrarese. E scuole ancora chiuse. Un'altra notte di soccorsi e un'altra notte di paura. A Ravenna il Comune ha chiesto ai residenti di alcune zone di salire ai piani alti a causa di nuovi allagamenti
In 27 mila senza elettricità
Ben 27.000 famiglie senza elettricità. Le operazioni di ripristino dell'alimentazione sono tuttora rallentate da gravi problemi alla viabilità. Il Centro di Controllo di Bologna sta monitorando la situazione h24, eseguendo le manovre in telecomando e coordinando il dispiegamento delle squadre sul territorio, per rialimentare il maggior numero di clienti rimasti senza energia elettrica.
Tutti gli interventi sono realizzati in costante coordinamento con le Istituzioni locali, le Prefetture e la Protezione Civile Regionale e Nazionale. Il lavoro dei tecnici di E-Distribuzione proseguirà fino al completo ripristino del servizio elettrico.
E-Distribuzione ricorda che è possibile avere informazioni in temo reale sui guasti e monitorare autonomamente lo stato di alimentazione della rete elettrica, attraverso la "mappa delle disalimentazioni", raggiungibile al link: https://www.e-distribuzione.it/interruzione-corrente-primo.html Per segnalare un guasto è attivo tutti i giorni h24 il numero verde 803 500 indicando il codice POD (nel formato IT001E) della propria utenza riportato nella bolletta elettrica. Inoltre, è possibile utilizzare il chatbot Eddie presente nel nostro sito internet e-distribuzione.it e la App E-Distribuzione.
L'alluvione ha devastato intere città
Sono stati 23 i fiumi esondati, 280 le frane e oltre 400 le strade interrotte. I comuni colpiti dall'alluvione sono 41 e oltre 20mila gli sfollati soprattutto dalle province di Bologna, Forlì-Cesena e Ravenna. Zolle di terra e alberi che cadono come birilli sulla strada, persone rifugiate sul tetto, anziani e bambini messi in salvo con i gommoni, strade trasformate in paludi. Gli alberi secolari lasciano solo un ciuffo verde visibile alle telecamere. La case sembrano barche rosse in mezzo alla melma. Immagini che hanno fatto il giro del mondo.
La realtà ha superato le peggiori previsioni: in alcune zone è caduta in 36 ore più pioggia della media dell'intero mese di maggio. Sott'acqua Faenza, Cesena, Forlì, alcune zone del Ravennate oltre a comuni piu' piccoli e anche i portici della centrale via Saffi a Bologna sono stati inondati. Black out elettrici, linee telefoniche fuori uso, treni in tilt: l'angoscia alimentata dall'isolamento di intere aree.
La furia del fiume Savio ha trascinato una donna di Ronta di Cesena per venti chilometri. Il cadavere della 60enne è stato trovato ieri mattina sulla spiaggia di Cesenatico. Morto anche il marito, 70 anni. Usciti di casa per verificare le condizioni della loro azienda agricola sono stati travolti dall'acqua. La Romagna è sommersa, annaspa ma si aggrappa ad ogni ancora (1200 volontari, gommoni, elicotteri, 600 vigili del fuoco) per non affondare.
In attesa del Cdm di martedì prossimo che varerà provvedimenti a sostegno del territorio la ricostruzione (come avvenne per il terremoto) è nelle mani dei cittadini. Stivali di gomma, pantaloni al ginocchio e secchi in mano. Via l'acqua (adesso) come fu per le macerie (11 anni fa) per una terra che vuole rialzarsi a ogni costo.
Allagato il centro storico di Lugo nel Ravennate
Centro storico di Lugo allagato nel ravennate: l'acqua ha cominciato a risalire ieri sera dalla parte sud della pianura, lato via Emilia, per le esondazioni del Senio e del Santerno, che scorrono il primo ad ovest e il secondo a est della città.
L'acqua dei fiumi, ricercando una via verso il mare, ha così invaso la cittadina romagnola, a una decina di chilometri in linea d'aria da Imola e Castel Bolognese. Alcune strade sono già sotto un metro d'acqua e gli allagamenti hanno raggiunto la Rocca estense che sorge nel centro cittadino.
Allagata anche parte città di Cervia
Anche alcune parti di Cervia, nel Ravennate, sono allagate. Sono colpite in particolare le zone delle Saline, Malva nord ma anche quella del mare. "Continua la criticità della situazione a causa della rottura dell'argine del Savio a Castiglione e dell'ingressione a San Martino in Strada (FC), che provocano l'innalzamento dei canali e allagamenti nel nostro territorio", dice il sindaco Massimo Medri. I
Le principali strade di accesso e molte strade della città sono chiuse. Le zone evacuate sono Cannuzzo, Castiglione, Pisignano, Tantlon, Savio, Milano Marittima nord e sud, Terme, Malva Nord, Villa Inferno, Montaletto e zona artigianale di Montaletto. Il punto di raccolta per le persone evacuate è il Palazzetto dello sport via Pinarella, 66 Cervia.
7000 richieste aiuto al 112,servizi antisciacallaggio
Sono oltre 7000 le richieste di aiuto per interventi giunte al 112 della Legione Carabinieri Emilia Romagna dagli emiliano romagnoli travolti dall'alluvione: 1.500 gli uomini impegnati nelle attività di soccorso, 3000 gli interventi eseguiti:
- 1.200 nella provincia di Bologna
- oltre 500 nella provincia di Forli'-Cesena
- 1.400 nella provincia di Ravenna
- un migliaio in quella di Rimini.
Al via i servizi antisciacallaggio:
In campo centinaia di pattuglie di Carabinieri per prevenire e individuare eventuali episodi di sciacallaggio, che purtroppo, puntualmente si ripetono all'indomani di "disastri" .
Nelle zone maggiormente colpite dall'alluvione - Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e, in parte, Bologna - sono stati fatti affluire militari per i pattugliamenti anche da altre zone. In campo anche i carabinieri forestali.
In rinforzo al territorio, 50 carabinieri delle Squadre di Intervento Operativo (SIO) e mezzi da trasporto pesanti dei Reggimento Carabinieri, in primo luogo quello di stanza in Emilia Romagna a Bologna, dal Raggruppamento aeromobili Carabinieri di Roma (con 2 ulteriori elicotteri in corso di rischieramento a integrazione del dispositivo aereo presso il Nucleo Elicotteri Carabinieri di Forlì), nonché 2 squadre di Sommozzatori da Genova e Pescara.