AGI - In Trentino Alto Adige è allarme per orsi e lupi. Se in Val di Sole il problema è la presenza dei plantigradi che distruggono le arnie, in diverse zone sia della provincia di Bolzano (su tutte Val d'Ultimo) sia di quella di Trento, la presenza dei branchi di lupi preoccupa molto.
In attesa dell'udienza del Tar di Trento del 25 maggio che deciderà sulle sorti degli orsi 'Jj4' e 'Mj5', con le associazioni animaliste pronte ad incatenarsi per evitare l'eventuale abbattimento, c'è paura diffusa per la presenza del lupo che negli anni ha già sbranato molte pecore.
Ivano Fracchetti, sindaco di Avio, località del Trentino meridionale, è preoccupato perché ieri mattina sono state trovate le carcasse di tre pecore, mentre di una quarta pecora non ci sono tracce. Solo pochi giorni prima nella malga Tret sul monte Baldo una manza era stata sbranata da un lupo. I lupi sono stati avvistati anche nel giardino di una casa alle porte del paese di Avio.
"C'è un problema di sicurezza", rileva il sindaco. "Gli attacchi accadono anche di giorno e con preoccupante frequenza. La paura tra la popolazione che vive sia in montagne ma anche a fondovalle è un dato di fatto".
"Non possiamo sradicare i grandi carnivori, ma dobbiamo trovare un modo sensato per regolarli e adottare misure per evitare che orsi e lupi si avvicinano agli insediamenti e, soprattutto, alle persone", afferma l'assessore provinciale altoatesino Arnold Schuler. "Il bosco fa parte della vita quotidiana in Alto Adige. Noi, i nostri figli e i nostri ospiti viviamo vicino al bosco, trascorriamo il tempo nel bosco, alcuni addirittura vivono nel bosco. Questo non è un habitat per la fauna selvatica, ma un habitat generale e deve rimanere tale".