AGI - È atterrato alle 20.24 all'aereoporto militare di Ciampino il primo dei due velivoli che stanno riportando in Italia, dal Sudan, 96 persone, 83 italiani e 13 stranieri. Si tratta di un Boeing 767. Presente il ministro degli Esteri e vice premier Antonio Tajani. Il secondo aereo, un C130, dovrebbe atterrare dopo le 23.
Dieci suore sono rimaste in Sudan
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha ricordato "le 10 suore che sono volute rimanere per portare avanti la loro missione, anche pur potendo partire. Le hanno portate in salvo, poi sono saliti, per ultimi, come sempre fanno i militari, sull'aereo quando tutto era messo in sicurezza".
"Per fortuna c'è un sistema testato, che non dipende dai governi ma dipende dallo Stato, da come lo Stato si è costruito in questi anni partendo dal comando di vertice interforze che coordina tutte le forze armate della Difesa", ha proseguito il ministro, sottolineando che "questa è stata un'operazione interforze" con "3 aerei C-130, 36 persone dell'Aeronautica, 29 persone dei gruppi speciali. A fianco a loro persone dell'Aise, e i carabinieri che erano già presenti: più persone che insieme hanno coordinato un lavoro, assieme ad altri Paesi, alle forze di Paesi alleati".
Tajani: "Italia al lavoro per il cessate il fuoco"
L'operazione di rientro è ben riuscita grazie al "lavoro diplomatico", ha detto il capo della Farnesina all'aeroporto. "L'ambasciatore è stato il nostro portavoce, lo abbiamo sempre incoraggiato era in contatto continuo con me, con l'unità di crisi, con il segretario generale e il capo di gabinetto: un grazie va anche a loro che si sono dedicati giorno e notte all'operazione di salvataggio dei cittadini italiani e hanno dimostrato una grande capacità di controllo della situazione".
"Sono molto fiero di essere il ministro degli Esteri della nostra Repubblica, anche perché i nostri diplomatici e tutti i funzionari pubblici hanno dimostrato di essere veramente all'altezza del compito", ha aggiunto il ministro, "siamo impegnati affinché cessi la guerra civile in Sudan. Siamo in contatto con i leader delle due forze contrapposte per far sì che possa trovarsi un accordo e il cessate il fuoco".
L'ambasciatore: "Operazione perfettamente riuscita"
Un'"operazione pianificata perfettamente e realizzata ancora meglio. La Farnesina ha funzionato perfettamente: siamo stati in contatto ogni giorno. Siamo un po' stanchi, ma è andato tutto bene". Lo ha detto l'ambasciatore italiano a Khartoum, Michele Tommasi, atterrato poco fa a Ciampino dal Sudan. "Stiamo bene", hanno detto alcuni degli italiani atterrati. Un altro gruppetto ha risposto con il pollice all'insù ai cronisti che chiedevano informazioni sul viaggio e sullo stato di salute.