AGI - “Io sto con gli orsi”, “l’unica specie pericolosa è l’uomo”. Sono queste alcune delle scritte che oggi alcuni dei circa 300 manifestanti hanno portato in corteo giunto fino all’esterno del recinto del Casteller, il centro faunistico che si trova a Trento Sud dove si trovano rinchiusi due orsi, ‘Jj4’ e ‘Mj5’.
Il primo è un plantigrado femmina di 17 anni e nel pomeriggio del 5 aprile scorso ha aggredito e ferito mortalmente Andrea Papi, un appassionato di running di 26, il secondo ai primi di marzo a circa 2.000 metri di quota in Val di Rabbi ha ferito alle gambe e alla testa un escursionista.
La manifestazione di oggi, iniziata alla stazione ferroviaria di Villazzano, è stata organizzata per contestare in primis l’ordinanza di abbattimento, per il momento sospesa dal Tar di Trento a seguito del ricorso di Lav e Leal, firmata dal governatore trentino Maurizio Fugatti nei confronti dei due esemplari. Gli animalisti arrivati soprattutto dal Nord e dal Centro Italia, ma anche dal Canton Ticino, vogliono anche la liberazione degli orsi. Diversi manifestanti chiedono che gli orsi vengano chiamati per nome e non con un codice “stile lager”. Per questo ‘Jj4’ diventa Gaia, ‘Mj5’ Johnny, e ‘M62’, Amir. Il Tar di Trento deciderà le sorti dei due orsi catturati, ‘Jj4’ e ‘Mj5’, rispettivamente nelle udienze dell’11 e 25 maggio.
Fugatti attendiamo piano spostamento dal ministero
“Tutte le manifestazioni sono legittime, noi comunque ci attendiamo a breve un piano di spostamento proposto dal Ministero per gli orsi in eccesso sul nostro territorio così come il tavolo di lavoro che si è riunito nei giorni scorsi ha previsto: questa è l’unica cosa che interessa al Trentino”. Sono le parole del presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti che ha commentato la manifestazione di oggi al Casteller da parte degli animalisti contrari alle ordinanze che prevedono l’abbattimento degli orsi ‘Jj4’ e ‘Mj5’. Attualmente l’abbattimento dei due esemplari è sospeso dal Tar di Trento.