AGI - Julia Ituma non avrebbe mandato nessun "Arrivederci" come ultimo messaggio nella chat della squadra, rivolta a compagne e allenatore. La smentita della notizia, diffusa dal quotidiano turco Hurriyet, arriva dall'ufficio stampa della Igor Volley. "È assolutamente falso" ha confermato all'Agi Giuseppe Maddaluno, responsabile della comunicazione della società novarese per la quale giocava Ituma, morta nella notte tra mercoledì e giovedì cadendo dal sesto piano dell'hotel dove alloggiava con la squadra, impegnata nella semifinale di ritorno di Champions League.
Forse domani il ritorno della salma
Potrebbe rientrare già domani in Italia la salma di Ituma, confermano all'Agi fonti della società sportiva novarese. Come annunciato, questa mattina è stata eseguita presso l'istituto di medicina legale di Istanbul l'autopsia sul corpo dell'atleta. L'ipotesi più accreditata è che il procuratore generale dell'Anatolia, nelle cui mani è il caso, possa chiudere tra questa sera e domani mattina le indagini e dare il nulla osta per il ritorno in patria. A conferma di questa ipotesi, il fatto che, secondo quanto si apprende, Elizabeth Ituma, madre della diciottenne, sarebbe già ripartita per Milano.
Elizabeth e la zia Helen, confermano fonti della società sportiva novarese, sono state assistite, oltre che dal personale del consolato e dell'ambasciata italiana, dal direttore sportivo della Igor, Enrico Marchioni, e dalla medica del club, Federica Malgrati, rimasti in Turchia.
È atteso tra stasera e domattina l'esito dell'autopsia, da quale si attende la conferma che si sia trattato di suicidio, che in base alle immagini delle telecamere di sorveglianza e alla dinamica della tragedia appare l'ipotesi più probabile.
Quell'ultima telefonata
Il procuratore generale dell'Anatolia dovrà verificare, anche attraverso l'analisi dei tabulati telefonici, la fondatezza dell'ipotesi che tutti i giornali turchi danno per certa, cioè quella del suicidio. Capire con chi ha parlato la campionessa azzurra nell'ultima telefonata notturna ripresa dalle immagini delle telecamere dell'albergo di Istanbul potrebbe aiutare a ricostruire l'accaduto.
Intanto, ieri sera dopo le 21, le compagne di squadra di Julia rientrate in Italia, hanno raggiunto la sede sociale, che si trova a Trecate, a pochi chilometri da Novara, prima che le giocatrici facessero rientro alle proprie abitazioni. Ad attenderle la presidente suor Giovanna Saporiti e il patron Fabio Leonardi, che non avevano partecipato alla trasferta turca. Nessuna dichiarazione, solo lacrime e abbracci.