AGI - Obbligata dai genitori a sposare il cugino mai visto prima e sequestrata in casa da marito e suocera. Sono stati i carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Sondrio a mettere fine all'incubo vissuto da una 24enne di origini pachistane che all'apparire dei militari ha buttato le braccia al collo del primo sciogliendosi in un pianto liberatorio.
Per una 52 enne e un 24enne, suoi connazionali, da tempo residenti in città dove lui lavora come magazziniere,è scattato l'arresto in flagranza dei reati di sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia. La vittima, costretta a sposarsi all'età di vent'anni, con un rito celebrato tramite una piattaforma social network, dopo il lungo periodo di separazione forzata, nel mese di ottobre dello scorso anno si è trasferita a Sondrio dove finalmente ha potuto conoscere il consorte ed iniziare una difficile convivenza a causa della contestuale presenza nell'abitazione coniugale dei suoceri e di due cognati.
Da subito la convivenza si è rivelata opprimente per via dell'assillante ingerenza della donna, che ha costretto la ragazza a condurre una vita di privazioni senza darle la possibilità di uscire di casa nè tantomeno di avere alcun contatto con persone estranee al ristretto gruppo parentale. Alla giovane è stata anche negata la possibilità di imparare la lingua italiana: obbligata a svolgere solo faccende domestiche, aveva rari spazi di autonomia in cui riusciva di nascosto a telefonare ai propri genitori in Pakistan. La situazione, degenerata sino al punto di ricevere percosse sia dalla suocera che dal marito, è stata rappresentata ai parenti in patria i quali hanno chiesto un loro familiare residente fuori provincia di informare i carabinieri.
Così nel pomeriggio di giovedì i militari si sono recati presso l'abitazione trovando all'interno l'intero gruppo familiare. Accompagnata in caserma, con l'aiuto dell'interprete la 24enne ha raccontato le vessazioni subite in questi mesi dal marito e della suocera, arrestati e condotto in carcere rispettivamente a Sondrio e a Como , in attesa dell'udienza di convalida.