AGI - È il secondo ricovero per Papa Francesco al Gemelli. La sua prima volta fu il 4 luglio 2021 quando, dopo l'Angelus, fu ricoverato per un intervento chirurgico al colon. In ospedale allora restò 10 giorni per poi proseguire la convalescenza in Vaticano. Come tutti, anche Francesco, nel corso della sua vita ha avuto qualche problema di salute, la più grave l'operazione al polmone subita da ragazzo. Con l'età gli acciacchi naturalmente si sentono: una forte sciatalgia e da circa un anno una gonalgia, ossia un dolore al ginocchio, lo costringono a muoversi in sedia a rotelle o con l'aiuto di un bastone. Ma tutto sommato le sue condizioni sono buone. Altre operazioni? Quella alla cataratta, in gran segreto, nel 2019.
La salute di Papa Francesco, classe 1936, è sempre stata usata dai suoi detrattori, fin dall'anno della sua elezione al soglio petrino. Anzi, fin dal conclave del 2005 che portò alla proclamazione di Benedetto XVI. Allora si vociferò che a causa di una malattia avuta da giovane, Bergoglio, che già aveva numerosi sostenitori, non aveva mezzo polmone. Nel conclave del 2013 il polmone diventò solo uno. Fu il cardinale honduregno Oscar Maradiaga a mettere fine a queste malignità.
È vero: nel 1957 un 21enne Jorge Mario Bergoglio si sottopose a un intervento chirurgico per asportare il lobo superiore del polmone destro a causa di tre cisti. Un periodo difficile che lo stesso Francesco ha raccontato nel 2019 nel saggio del medico e giornalista Nelson Castro per un suo libro sulla salute dei Papi. Il recupero fu completo: "Non ho mai sentito alcuna limitazione nelle mie attività", disse Francesco.
Anche nei diversi viaggi internazionali, spiegò, "non ho mai dovuto limitare o cancellare" nessuna delle attività programmate e "non ho mai provato affaticamento o mancanza di respiro (dispnea). Come mi hanno spiegato i medici, il polmone destro si è espanso e ha coperto tutto l'emitorace omolaterale". La salute dei Pontefici è da sempre un tabù. Il Papa per sua definizione deve stare bene e i normali acciacchi non devono essere contemplati. Francesco soffre anche di una forte sciatalgia, a causa della quale a fine 2020 e inizio 2021, lo hanno costretto a dare forfait in alcune celebrazioni eucaristiche.
La sua dolorosa infiammazione al nervo sciatico ha dato il via a voci di un possibile intervento chirurgico e ha alimentato speculazioni sulla sua salute. Una dieta abbastanza rigorosa ha scongiurato l'operazione e messo fine anche qui alle maldicenze di chi lo vorrebbe già dimissionario. Francesco non dà peso e anzi, mescola le carte, quando in una dichiarazione lascia intendere che un giorno sarà emerito o in un'altra dove sembra contraddire quanto appena detto.
Oppure quando, nonostante l'età avanzi, si spende palesemente senza troppa prudenza, assaggiando un mate offertogli dai fedeli, o quando la sciatalgia sembra scomparsa quando si genuflette (storico il bacio ai piedi dei leader del Sud Sudan, l'11 aprile 2019 a conclusione del ritiro spirituale per la pace nel Paese del centro-est dell'Africa). Nel corso del 2019 poi in gran segreto, Francesco si è sottoposto a un intervento di cataratta. Operazione avvenne nella Clinica Pio XI. Fu lo stesso Papa ad annunciare l'intervento in un discorso di una anno prima, incontrando i detenuti nel carcere di Regina Coeli. "Uno sguardo rinnovato fa del bene perché, per esempio, alla mia età arrivano le cataratte e non si vede bene la realtà. Il prossimo anno mi devo far operare".
Nei viaggi apostolici poi è inarrestabile, e lo possono testimoniare i giornalisti - compreso chi scrive - e i suoi collaboratori che lo seguono. Nonostante i chilometri percorsi Bergoglio sembra non avvertire stanchezza. E anche con la gonalgia (dolore al ginocchio) che lo costringe a muoversi in sedia a rotelle o con l'aiuto di un bastone, il Pontefice non lascia trasparire alcuna debolezza. "Sono stanco anche io", disse una volta tornando da un viaggio internazionale ma aggiunse anche che durante le sue visite apostoliche la stanchezza scivola via, per poi ripresentarsi solo al suo ritorno. Grazie alla Madonna a cui il Papa si affida o alla devozione di Santa Teresina del Bambin Gesù "amica fedele", che "accompagna un vecchio" raccontò di sé alle suore di clausura in Madagascar. "Lei in ogni passo mi accompagna", "a volte sono un po' nevrotico e la mando via", "a volte l'ascolto; a volte i dolori non me la fanno ascoltare bene... Ma è un'amica fedele".