AGI - Papa Francesco, che si trova ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma, ha trascorso una notte tranquilla. Da ieri sera si parla di una possibile uscita dall'ospedale nei prossimi giorni, anche se non dovrebbe essere il Pontefice a sovrintendere alle liturgie del triduo pasquale.
Secondo l'ultimo bollettino medico, diffuso ieri pomeriggio dal direttore della Sala Stampa della Santa Sede Matteo Bruni "al Santo Padre è stata riscontrata una bronchite su base infettiva che ha richiesto la somministrazione di una terapia antibiotica su base infusionale che ha prodotto gli effetti attesi con un netto miglioramento dello stato di salute. Sulla base del prevedibile decorso il Santo Padre potrebbe essere dimesso nei prossimi giorni".
In Vaticano comunque si studia un piano alternativo per i riti della Settimana Santa. E' questa la situazione al secondo giorno di degenza di Bergoglio presso il Policlinico Gemelli. Bruni ha confermato che il Pontefice ha trascorso il pomeriggio "dedicandosi al riposo, alla preghiera e ad alcune incombenze di lavoro"
I medici quindi sono ottimisti: il Papa viene descritto in netto miglioramento. La tac toracica di ieri ha escluso conseguenze cardiache e polmonari. Naturalmente non si esclude che l'Angelus di domenica possa guidarlo dalla finestra del decimo piano del nosocomio (come già successo l'11 luglio 2021, quando Bergoglio fu ricoverato per un intervento chirurgico programmato al colon), mentre per la celebrazione della messa della Domenica delle Palme era stato contattato gia' da lunedi' il cardinale Leonardo Sandri, vice decano del Collegio cardinalizio.
All'AGI, il cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio ha confermato la celebrazione da parte sua della messa di Pasqua ma - ha aggiunto - che è prevista la presenza di Bergoglio per impartire la Benedizione Urbi et Orbi dalla Loggia centrale della Basilica.
È il secondo ricovero per Papa Francesco al Gemelli. La sua prima volta fu il 4 luglio 2021 quando, dopo l'Angelus, fu ricoverato per un intervento chirurgico al colon. In ospedale allora resto' 10 giorni per poi proseguire la convalescenza in Vaticano. Come tutti, anche Francesco, nel corso della sua vita ha avuto qualche problema di salute, la più grave l'operazione al polmone subita da ragazzo.
Con l'età gli acciacchi naturalmente si sentono: una forte sciatalgia e da circa un anno una gonalgia, ossia un dolore al ginocchio, lo costringono a muoversi in sedia a rotelle o con l'aiuto di un bastone. Ma tutto sommato le sue condizioni sono buone. Altre operazioni? Quella alla cataratta, in gran segreto, nel 2019.
La salute dei Papi è da sempre un tabù
Il Pontefice per sua definizione deve stare bene e i normali acciacchi non devono essere contemplati. Nel caso di Bergoglio, classe 1936, la sua condizione di salute è sempre stata usata dai suoi detrattori, fin dall'anno della sua elezione al soglio petrino. Anzi, fin dal conclave del 2005 che porto' alla proclamazione di Benedetto XVI.
Ma Francesco ha dimostrato la sua inarrestabile tempra e per dirla con le sue parole: la Chiesa "si governa con la testa e non con le ginocchia", mettendo a tacere chi lo dava per dimissionario quando era evidente una sua scarsa deambulazione.