AGI - "Condivido totalmente la tua opinione che come europei, politici e cittadini abbiamo il dovere morale di agire per evitare simili tragedie, che purtroppo si verificano troppo spesso. Quest'ultima tragedia deve quindi servire da invito a raddoppiare la nostra determinazione a portare soluzioni efficaci e durature". Lo scrive la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in una lettera di risposta alla missiva della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, inviata dopo il naufragio dei migranti a Steccato di Cutro.
"È vero che la migrazione è una realtà complessa e in continua evoluzione. È una sfida che fatichiamo ad affrontare e che necessita di soluzioni fondamentali e globali. Queste possono essere trovate solo quando agiamo insieme", evidenzia. "Nel corso del tempo, abbiamo dimostrato che quando agiamo insieme, l'Ue può gestire la migrazione. Ad esempio, i milioni di ucraini in fuga dalla guerra in Russia hanno provocato il più grande sfollamento nel nostro Continente dalla Seconda guerra mondiale. Pertanto, è chiaro che la migrazione è una sfida europea che richiede una soluzione europea", evidenzia la leader Ue.
"Avanzare sul Nuovo Patto sulla migrazione e l'asilo è essenziale se vogliamo spezzare il ciclo di soluzioni frammentarie che non portano progressi sufficienti. Al centro dell'approccio proposto dalla Commissione europea c'è la gestione della migrazione agendo sui diversi filoni delle nostre politiche in modo olistico: aiutare chi ha bisogno di protezione internazionale, prevenire le partenze irregolari, combattere le reti di trafficanti criminali, offrire percorsi per una migrazione sicura e legale, e rimpatriando quelli che non hanno il diritto a restare", riassume von der Leyen.
"Mezzo miliardo di euro per il reinsediamento di 50mila persone"
Per von der Leyen "dovremmo concentrare i nostri sforzi su coloro che necessitano la protezione internazionale fornendo loro alternative reali al mettere il loro destino nelle mani dei criminali. Il lavoro dell'Italia e di altri per offrire percorsi sicuri e legali alle persone vulnerabili attraverso i corridoi umanitari offre un contributo fondamentale. Forniremo almeno mezzo miliardo di euro di finanziamenti per il reinsediamento e i corridoi umanitari fino al 2025, offrendo sostegno per il reinsediamento di circa 50 mila persone".
"Continueremo a dare la priorità a vie sicure e legali dalla Libia e dal Niger rafforzando il meccanismo di transito di emergenza e offrendo opportunità di rimpatrio volontario assistito per coloro che non necessitano di protezione nell'ambito del nostro più ampio impegno con la task force Ue-Unione africana-Onu", si legge nella lettera.
Inoltre, "per sostenere i modelli emergenti basati sull'esperienza dei corridoi umanitari, a gennaio la Commissione ha lanciato un bando di finanziamento mirato nell'ambito del Fondo Asilo, migrazione e integrazione per il patrocinio della comunità. Avremo l'opportunità - ha concluso la presidente della Commissione Ue - di discutere più in dettaglio su queste soluzioni al prossimo Forum europeo per il reinsediamento di maggio, compreso come continuare a sostenere a livello europeo l'esperienza dell'Italia con i corridoi umanitari"
Palazzo Chigi: "Bene von der Leyen, serve risposta europea"
Le parole di von der Leyen sono state accolte con soddisfazione dal governo italiano. "Palazzo Chigi - si legge in una nota - esprime profonda soddisfazione per le parole indirizzate all’Italia e all’azione dell’esecutivo sul tema della migrazione da parte del Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in risposta a una missiva che il Presidente del Consiglio aveva inviato alle massime istituzioni europee all'indomani della tragedia di Cutro. Dalle parole del Presidente della Commissione emerge infatti la piena consapevolezza di come vi sia la necessità di una concreta e immediata risposta europea in tema migratorio".
"Il Presidente von der Leyen, infatti - prosegue Palazzo Chigi - fa riferimento a ulteriori azioni da coordinare e intraprendere a livello Ue per prevenire le partenze irregolari, salvare vite umane in mare, combattere le reti criminali di trafficanti ed evitare che tragedie come quella di Cutro si ripetano in futuro. In particolare, la volontà della Commissione di intensificare la cooperazione con i principali partner in Nord Africa, di istituire un quadro di cooperazione rafforzata, di lavorare a un “coordinamento della ricerca e del soccorso”, di fornire ulteriore sostegno economico nella gestione delle frontiere marittime, oltre alla volontà di tenere il dossier migratorio al centro del prossimo Consiglio europeo di marzo in vista di un futuro accordo sul Nuovo Patto sulla Migrazione e l'Asilo corrispondono perfettamente alle richieste portate in questi mesi dal governo italiano presso le istituzioni europee".
Il governo italiano infine "esprime soddisfazione per la consapevolezza da parte della Commissione europea dello sforzo che l’Italia ha profuso in questi anni nella gestione dei flussi migratori e nel salvataggio in mare lungo le principali rotte migratorie del Mediterraneo Centrale"