AGI - Serve "una cultura che educhi all'amore sano e al rispetto delle donne sin dall’infanzia": questo l'auspicio del capitano della Lazio femminile di calcio, Antonietta Castiello, intervistata dall’AGI in occasione della Festa della donna. "È importante festeggiare l'8 marzo per ricordare le tante conquiste verso la parità di genere compiute nei secoli dalle donne", ha osservato, "in ogni caso, la donna va amata, rispettata e festeggiata ogni giorno. Fenomeni come il femminicidio, sono piaghe della nostra società che vanno combattute ogni giorno".
La 25enne romana, alla guida del team biancoceleste sottolinea che le donne "sono un passo avanti a tutti perché riusciamo a fare più di una cosa insieme e quasi tutte bene (ride n.d.r.). È certamente complicato coniugare i vari impegni quotidiani, ma per noi ormai questa è diventata la normalità. Anche nella mia squadra, ad esempio, ci sono compagne che lavorano e giocano tutti i giorni, e sono le prime a tenere sempre alto il livello, sono un esempio per tutte".
Da calciatrice ovviamente, saluta con soddisfazione il fatto che ormai, "finalmente, dopo molti anni in cui il calcio era ritenuto uno sport solamente per maschi, anche quello femminile sta riscuotendo successo e interesse di pubblico". "Oggi ci sono tante bambine e ragazze che praticano questo sport e c’è chi tra loro riesce a vivere giocando a calcio. Sentirmi dire che non è un gioco adatto alle donne? Purtroppo mi è capitato spesso, a partire da chi voleva che praticassi tanti altri sport tranne il calcio. Tutto questo mi ha sempre lasciato tanta tristezza, ma il fatto che i primi a ostacolarmi siano stati, più avanti, i primi a cambiare idea è stata una grandissima soddisfazione".
Capitolo professionismo: "È entrato nella Serie A Femminile quest'anno in punta di piedi", spiega la calciatrice, "è necessario che questo discorso venga esteso anche alle altre categorie in modo tale che tutte le calciatrici abbiano le stesse tutele. In generale, comunque, tra l’interesse del pubblico e nuovi sponsor che sono giunti nel nostro mondo, abbiamo compiuto passi importanti".
Della Lazio Antonietta Castiello porta con orgoglio la fascia di capitano al braccio: "Con grande orgoglio - sottolinea - ma è anche un ruolo di grande responsabilità. Spero di essere ogni giorno all’altezza di questo prestigioso incarico e lavoro ogni giorno per questo. Il punto di forza della nostra squadra? Ci sacrifichiamo tutte per tutte, fisicamente riusciamo a rimanere in partita fino alla fine. I difetti? A volte ci manca un po' di lucidità nella scelta finale e un po' più di cinismo sotto porta”.
I prossimi obiettivi? "Sono scaramantica, preferisco evitare di pronunciarmi. Stiamo facendo di tutto per farcela. E non molleremo fino all’ultima giornata". Ma verrà il giorno in cui bisognerà appendere gli scarpini al chiodo. Cosa succederà? "Il mio futuro lo vedo all’interno del rettangolo verde", conclude, "mi piacerebbe molto entrare a far parte di una scuola calcio per insegnare ai ragazzi e alle ragazze”.