AGI - "Il problema non è togliere il reddito di cittadinanza, ma trovare il lavoro, perché se non si trova una soluzione la gente continuerà a lasciare il Paese e il problema non sarà più il reddito, ma la cittadinanza".
Alessandro Siani usa come suo solito l'ironia per dire la sua su un problema molto sentito, soprattutto nel Sud e a Napoli. Un tema che gioca un ruolo importante anche nel suo ultimo film, 'Tramite amicizia', appena uscito nelle sale.
Il personaggio interpretato da Siani, titolare dell'agenzia 'Tramite amicizia', diventerà amico di Alberto Desse' (Max Tortora), proprietario di una storica fabbrica di dolciumi, che vorrebbe vendere, causando così il licenziamento dei suoi dipendenti. A ispirare questa storia, spiega lo stesso Siani, è stata la battaglia condotta dagli operai della Whirlpool contro la decisione della multinazionale americana di chiudere lo stabilimento di Napoli.
"Mi ha colpito il rapporto di amicizia che si è creato tra i lavoratori - racconta - come accade per quelli del film, nonostante il momento tragico, non si danno per vinti, si rimboccano le maniche e cercano una soluzione insieme".
Allargando il ragionamento sulla questione occupazionale, l'attore e regista napoletano fa notare che "ci sono persone che a 50 anni perdono il lavoro e altre che a 50 non lo hanno ancora trovato".
"Lo strumento del reddito può essere modificato e migliorato come tutte le cose - aggiunge - ma nasce proprio dalla mancanza di lavoro". E questo "momento molto difficile" ha portato Alessandro Siani ad abbandonare per il momento il genere favolesco di alcuni suoi precedenti lavori, come 'Il principe abusivo'.
"Non è il momento delle favole - sottolinea - ma della riflessione. I ragazzi faticano a trovare lavoro, le famiglie a pagare le bollette. Siamo in un tempo in cui un'influenza può durare più dello stipendio".