AGI - I malintenzionati corrono anche sulle app di incontri. La denuncia è di una potenziale vittima raccolta dall'AGI. “Ieri sera – racconta Marco – ho accettato di incontrare un ragazzo con cui stavo chiacchierando da un paio di giorni su una nota piattaforma per incontri tra uomini. Eravamo d’accordo che sarebbe venuto a casa mia a Cesena attorno alle 21”.
“A dire il vero ero un pò sospettoso perché aveva accettato di mostrarsi solo tramite videochiamata, non mandando foto chiare e tantomeno un contatto tracciabile. Per questo motivo – prosegue nel racconto – ho aspettato dal balcone il suo arrivo quando all’improvviso ho visto una Panda bianca sotto casa parcheggiarsi in fondo alla via”.
Nel frattempo “lui continuava a scrivermi dicendo di essere per strada quando, in realtà, era proprio nell’utilitaria. A un certo punto vedo un ragazzo, lo stesso della videochiamata, scendere dal lato passeggero e dirigersi verso la porta del mio condominio. ‘Sto qua, apri’, mi ha subito scritto in un italiano stentato, quando nel frattempo la Panda guidata da un altro si spostava verso il palazzo in posizione comoda per andare via velocemente. Fortunatamente - spiega - ho subito capito cosa poteva succedermi. Gli ho chiesto perché non fosse da solo: in principio lui, sempre tramite l’app, ha negato di essere in compagnia per poi abbozzare dicendo che in realtà era con altri due amici che volevano divertirsi con me. Sentitosi scoperto, è risalito subito in auto e sono scappati a forte velocità”.