AGI - "Buongiorno e benvenuti tutti. E grazie per accompagnarmi in questo viaggio": Papa Francesco si rivolge ai giornalisti sul volo verso Kinshasa per un saluto. Un viaggio che "aspettavo da un anno, un viaggio bello", ha detto il Pontefice sottolineando che l'intenzione era di raggiungere anche Goma "ma con la guerra non si puo' andare" e quindi si prevedono solo le tappe a Kinshasa e Giuba.
"Grazie per stare qui con me, per stare tutti insieme", ha detto il Papa, "grazie per il vostro lavoro che e' tanto buono e aiuta tanto per far arrivare alla gente che si interessa del viaggio, le immagini, e anche i pensieri e le riflessioni vostre sul viaggio. Grazie tante", ha concluso Francesco.
Quello del Pontefice è un pellegrinaggio di pace, per promuovere la riconciliazione. In Sud Sudan sarà il Primo Pontefice a recarvisi (in Repubblica Democratica del Congo andò due volte Giovanni Paolo II nell'80 e nell'85) e la visita avrà una forte connotazione ecumenica. Insieme al Pontefice anche l'arcivescovo di Canterbury Justin Welby, e il moderatore della Chiesa di Scozia Iain Greenshields.
Questa mattina, prima di lasciare Casa Santa Marta e dirigersi all’aeroporto, Papa Francesco ha incontrato una decina di migranti e rifugiati dalla Repubblica Democratica del Congo e dal Sud Sudan, accolti e sostenuti, con le loro famiglie, dal Centro Astalli. Con loro era il Prefetto del Dicastero per la Carità, il Cardinale Konrad Krajewski.
Poi la partenza dall'Aeroporto di Fiumicino alla volta della capitale della Repubblica Democratica del Congo Kinshasa. L'arrivo alle 15, dove, all'aeroporto internazionale N'djili, Francesco sarà accolto dal Nunzio Apostolico monsignor Ettore Balestrero, dall'Ambasciatore Straordinario e dal primo ministro Jean-Michel Sama Lukonde Kyenge, con il quale si intratterà nella Vip Lounge per un breve incontro. Poi il trasferimento al Palais de la Nation - residenza ufficiale del presidente della Repubblica Felix Tshisekedi Tshilombo, conosciuto anche come “Fatshi” - situato a La Gombe, a nord di Kinshasa, sulle rive del fiume Congo. Dopo la visita di cortesia, il primo intervento pubblico di Francesco, l'incontro con le autorità, la società civile e il corpo diplomatico. Al termine il trasferimento alla Nunziatura apostolica.
Domani, alle 9:30 il Papa celebrerà all'aeroporto la messa, secondo il Messale romano per le diocesi dello Zaire, per la pace e la giustizia. La celebrazione eucaristica sarà in francese e in lingala. Nel pomeriggio sono previsti presso la Nunziatura apostolica due incontri: il primo con le vittime della violenza in corso nell'est del Paese, nel quale vi sarà l'assunzione dell'impegno a perdonare da parte delle vittime presenti, e poi con i rappresentanti di alcune opere caritative (Telema Ongenge, Lebbrosi dell’ospedale del la Rive, Associazione Fasta, Centro Dream, Sordomuti del villaggio Bondeko, ciechi delle Scuole di Petite Flamme del Movimento dei Focolari e Monache Trappiste di Mvanda).
Giovedì 2 febbraio il Pontefice incontrerà i giovani e i catechisti allo Stadio dei Martiri di Pentecoste. Al termine, nella Nunziatura apostolica, si svolgerà la visita del primo ministro Sama Lukonde Kyenge. Nel pomeriggio, nella Cattedrale di Notre-Dame du Congo, o semplicemente Cattedrale di Kinshasa, alle 16:30, l'incontro di preghiera con i sacerdoti, i diaconi, i consacrati, le consacrate e i seminaristi. Infine, in Nunziatura i svolgerà in privato il consueto dialogo con i Gesuiti presenti nel Paese.
Venerdì 3 febbraio Papa Francesco, dopo un incontro con i vescovi della Cenco, la Conferenza Episcopale Nazionale del Congo, che riunisce i vescovi delle 48 circoscrizioni ecclesiastiche del Paese, si trasferirà nella capitale del Sud Sudan, Giuba. Prima del decollo, Francesco si fermerà nella Vip Lounge dell’aeroporto Internazionale di Kinshasa con il presidente della Repubblica per un incontro privato di alcuni minuti. La partenza per il Sud Sudan è prevista per le 10:40. L'arrivo alle 15 (le 14 ora italiana). Con Francesco ci saranno l'arcivescovo di Canterbury Justin Welby e il moderatore dell'assemblea generale della Chiesa di Scozia Iain Greenshields. Francesco, all'aeroporto di Giuba, sarà accolto dal presidente della Repubblica del Sud Sudan Salva Kiir Mayardit. Dopo un breve colloquio nella Vip Lounge, il trasferimento al Palazzo Presidenziale, residenza ufficiale del Presidente della Repubblica per la visita di cortesia.
Sempre nel Palazzo presidenziale avrà luogo, a seguire, l'incontro con i vicepresidenti della Repubblica: Riek Machar Teny Dhurgo (SPLM-IO), James Wani Igga (SPLM), Taban Deng Gai (SPLM-IO), Rebecca Nyandeng Garang De Mabior, moglie di John Garang, e Hussein Abdelbagi (South Sudan Opposition Alliance). Al termine l'incontro con le autorità, la società civile e il corpo diplomatico presso il giardino del Palazzo presidenziale.
Sabato 4 febbraio Papa Francesco alle 9 (le 8 in Italia), nella Cattedrale di Santa Teresa o Cattedrale di Giuba, incontrerà i vescovi, i sacerdoti, i diaconi, i consacrati, le consacrate e i seminaristi. Al termine, in Nunziatura, l'incontro privato con i membri della Compagnia di Gesù. Nel pomeriggio, alle 16:30 (15:30 in Italia) l'incontro con gli sfollati interni nella Freedom Hall, accanto al Mausoleo “John Garang", dove poi si svolgerà alle 18 (17 in Italia)la preghiera ecumenica. Domenica 5 febbraio, alle 8:45 ora locale, Francesco celebrerà, sempre nel Mausoleo "John Garang" la Santa messa, al termine della quale è previsto il trasferimento all'aeroporto di Giuba per il rientro a Roma. Dopo la cerimonia di congedo, il decollo è previsto alle 11:30 locali. L'arrivo a Roma Fiumicino alle 17:15.