AGI - Nove polacchi, specializzati nelle truffe ai danni di anziani, sono stati arrestati dai carabinieri del Nucleo investigativo di Genova, in collaborazione con Europol e le forze di polizia tedesche e polacche, in esecuzione di mandati di arresto europeo emessi dalla Procura genovese d'intesa con Eurojust. Durante l'indagine sono state arrestate per truffa e ricettazione 17 persone, di cui cinque in flagranza a Genova, e denunciate 33, tutte polacche e tedesche di origine Rom, che agivano con la tecnica del 'finto parente'.
Agli indagati sono attribuite 56 truffe avvenute in Liguria e Lombardia. Sono stati recuperati circa 70 mila euro, 7 chili di monili in oro per un valore di circa 400 mila euro, e numerosi orologi di pregio per oltre complessivi euro 150 mila. Parte della refurtiva è stata già restituita a 16 anziani, in particolare liguri e lombardi, vittime non solo di un danno patrimoniale ma soprattutto affettivo e psicologico, considerando che spesso i preziosi sottratti costituivano ricordi di parenti o coniugi defunti, e il denaro contante il patrimonio di una vita di lavoro.
Gli indagati si avvalevano di un modus operandi consolidato, basato su un preventivo contatto telefonico da parte di 'centralinisti' (dislocati in Polonia) con la vittima, a casa della quale si presentavano i complici a prelevare denaro e monili in oro. Gli autori di questa tipologia di truffe, denominate 'del finto nipote/parente', nel corso della telefonata convincevano le vittime di essere un parente che richiedeva con urgenza denaro e preziosi per coprire spese legali conseguenti a incidenti stradali (anche mortali) o necessarie per acquistare costosi medicinali per guarire dal Covid o per pagare altre costose cure mediche improvvise.
Per avvalorare quanto detto, i truffatori facevano parlare la vittima, sempre telefonicamente, anche con un finto carabiniere/poliziotto che confermava quanto detto dal falso parente o dal finto medico. I presunti autori operavano su tutto il nord Italia e trasportavano poi i proventi delle truffe in Polonia e in Germania, Stati dove tale fenomeno è molto sentito, per cui è stata importante la collaborazione con quelle forze di polizia. Gli stessi utilizzavano corrieri per il trasporto, uno dei quali, su segnalazione dei carabinieri, veniva fatto fermare in Germania, vicino Monaco di Baviera, e trovato in possesso di quasi 2 chili di monili in oro, parte dei quali provento di truffe avvenute in provincia di Varese.