AGI - La spiegazione del perché in poche ore si siano registrati danneggiamenti, incendi e imbrattamenti nel nome di Alfredo Cospito potrebbe essere nella "chiamata internazionale alla solidarietà" per il detenuto in sciopero della fame a Sassari pubblicata su alcuni siti d'area anarchica. La cronaca riferisce di un'automobile incendiata a Berlino con la targa diplomatica di un funzionario, della vetrata del palazzo sede del Consolato Generale a Barcellona con scritte di solidarietà per il recluso per reati di terrorismo al 41 bis e diverse azioni dimostrative in Italia.
In attesa delle informative della Digos e del Ros, la Procura di Roma ritiene che gli episodi siano riconducibili alla galassia anarchica, la stessa che aveva rivendicato nei mesi scorsi l'azione contro Susanna Schlein, numero due dell'ambasciata italiana ad Atene. Cinque persone intanto sono state fermate dalla polizia catalana con l'accusa di avere sfondato la porta a vetri, lanciato barattoli di vernice rossa e sporcato un murale dello scultore Josep Maria Subirachs con le scritte in catalano, "Estat italia' assassin" e "Llibertat Còspito". L'intera azione è stata registrata dalla telecamera di sicurezza nell'atrio.
"Ho fatto pervenire la mia solidarietà e quella del Governo italiano al Primo Consigliere dell'Ambasciata d'Italia a Berlino, Luigi Estero, per l'attentato che ha provocato l'incendio della sua automobile nella capitale tedesca", è stata la prima reazione di Giorgia Meloni. Il Governo segue con preoccupazione e attenzione questi nuovi casi di violenza nei confronti dei nostri funzionari e delle nostre rappresentanze diplomatiche".
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha contattato l'Ambasciata a Berlino e il Consolato a Barcellona per esprimere la propria solidarietà e "ha chiesto che venga fatta al più presto piena luce sulle dinamiche di questi atti criminosi", si legge nella nota della Farnesina. Il ministro "ha disposto l'avvio immediato delle procedure per la verifica e il rafforzamento delle sedi diplomatiche e del personale impegnato". Lunedì prossimo in Commissione Giustizia della Camera il ministro Nordio risponderà al question time proprio sul caso Cospito.
A Cagliari un'anarchica è stata denunciata per danneggiamento perché la notte scorsa ha imbrattato le pareti del Consiglio regionale con scritte in favore di Cospito e contro il 41 bis. E durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario, il procuratore generale Luigi Patronaggio, augurandosi che "la situazione di Alfredo Cospito si risolva" si è detto "preoccupato sia sul piano della tutela della vita umana sia su quello dell'ordine pubblico".
Il pg ha fatto riferimento alle manifestazioni di protesta a favore di Cospito, che hanno destato "non poche preoccupazioni per l'ordine e la sicurezza pubblica, avuto peraltro riguardo alla rete di movimenti anarchico antagonisti, anche a carattere internazionale, che ha animato queste manifestazioni".
Anche in Umbria si è verificato un episodio nella giornata che sembra segnare una svolta nella protesta. È stato rivendicato da un gruppo anarchico il danneggiamento alla villa dell'imprenditore Giorgio Del Papa, titolare della Umbria Olii di Campello sul Clitunno, azienda nella quale, nel 2006, morirono 4 operai in seguito a un'esplosione.
A quanto risulta, è stato danneggiato il citofono di casa nel tentativo di darlo alle fiamme, e, nel giardino, è stata gettata una busta con della carne. La rivendicazione è avvenuta in rete, con un testo nel quale si fa riferimento all'episodio, "un piccolo gesto per denunciare la coerenza classista del sistema giudiziario italiano".
L'azione dimostrativa, secondo quanto scritto, è a sostegno di Anna Beniamino e Alfredo Cospito, che "rischiano l'ergastolo per strage, per due bombe contro la caserma allievi carabinieri a Fossano, il 2 giugno 2006". Indagano i carabinieri di Spoleto. Infine, un incendio è stato appiccato sempre la notte scorsa, sulla collina torinese ad alcuni cavi del traliccio 'Torre Bert' utilizzato come ponte ripetitore da diverse società.
Sono in corso indagini sull'accaduto da parte dei carabinieri ma da una prima verifica il gesto sarebbe riconducibile a esponenti dell'area anarchica in quanto sul posto è stata rinvenuta la scritta 'Fuori Alfredo Cospito dal 41bis'. Contattato dall'AGI il legale del recluso, l'avvocato Flavio Rossi Albertini ha affermato: "Che c'entra Cospito? Lui è al 41 bis". Sulla vicenda ha parlato anche l'avvocato Davide Steccanella, che assiste Cesare Battisti: "È inammissibile per uno Stato civile che nel 2023 ci sia il 41 bis, una tortura medievale che il caso Cospito ha portato drammaticamente alla luce".