AGI- "Il mondo ha bisogno di dialogo, ha bisogno di pace. E ha bisogno di uomini e donne che ne siano testimoni". Lo ha detto Papa Francesco ricevendo in Udienza la Comunità del Pontificio Collegio "de Propaganda Fide" in occasione del IV centenario della sua fondazione.
Il Pontefice ha esortato i presenti a mettersi "alla scuola di quei 'martiri del dialogo' che, anche in alcuni dei vostri Paesi, hanno percorso con coraggio questa strada per essere costruttori di pace. Non abbiate paura di percorrerla anche voi fino in fondo, andando controcorrente e condividendo Gesù, comunicando la fede che Lui vi ha donato".
Sottolineando le caratteristiche più importanti da curare e rafforzare nel tempo della formazione iniziale, per poter essere davvero dei discepoli-missionari vicini a Dio e ai fratelli, il Pontefice ha evidenziato "il coraggio dell'autenticità", la capacità di uscire da se stessi" e "l'apertura al dialogo".
"Vi incoraggio a vivere senza paura - ha detto Francesco - la sfida della fraternità, anche quando richiede fatiche e rinunce. Il nostro mondo e anche la Chiesa hanno bisogno di testimoni di fraternità: che voi possiate essere così, già adesso e poi quando tornerete nelle vostre diocesi e nei vostri Paesi, spesso segnati da divisioni e conflitti".
"No alla calunnia che fa tanto male e distrugge"
Papa Francesco nella sucessiva udienza ai membri dell'Unione Nazionale Mutilati per Servizio.è tornato a mettere in guardia sul pericolo del "chiacchiericcio" e della "calunnia" sottolieando che basta una sola parola per uccidere una persona.
"Di fronte a una guerra che sembra un mostro invincibile - ha detto -, che cosa possiamo fare, oltre alla preghiera? Possiamo cercare, nella vita di tutti i giorni, di affrontare i conflitti evitando ogni violenza e sopraffazione. E non è facile! Perché a volte basta una parola per ferire o uccidere un fratello o una sorella. Pensiamo alla calunnia".
"Pensiamo al chiacchiericcio - ha aggiunto a braccio -, che è così usuale, no tra voi, tra voi sicuro di no ma in altre parti, il chiacchiericcio che è pane di ogni giorno, e fa tanto male, distrugge! Allora l'associazione può e deve diventare una forza di pace nella società, aiutando a risolvere i conflitti in modo pacifico, ricercando il bene comune e richiamando l'attenzione su chi è meno tutelato".
A inizio udienza il Pontefice ha ringraziato i presenti che hanno precisato di pregare per lui: "Ringrazio il presidente per le sue parole, specialmente per avermi assicurato, a nome di tutti voi, il sostegno nella preghiera. Davvero, ne ho bisogno! Questo lavoro non è facile, eh, grazie della vostra preghiera. Questo è il più bel regalo che potete farmi".