AGI - Più di mezzo milione di studenti (530mila) al termine delle scuole medie (secondarie di primo grado), nel corso di questo mese di gennaio sono chiamati a scegliere come proseguire il loro percorso scolastico. Lo scorso anno, la scelta degli studenti si è orientata prevalentemente verso i licei (nell'anno scolastico 2022-23 il 51% degli studenti), mentre il 37% si è iscritto agli istituti tecnici e il restante 17% agli istituti professionali. Lo rende uno studio di Save the children.
Il passaggio dalla scuola secondaria di I grado alle superiori è un momento critico che, se non considerato attentamente, rischia di far accrescere la dispersione scolastica. Nel corso dell'anno scolastico 2021-2022, infatti, la percentuale di bocciature più elevata si è registrata proprio tra gli studenti del primo anno scolastico delle superiori (8,1%, circa 40mila studenti). Mentre per gli anni di frequenza successivi si è osservata una riduzione nella percentuale di respinti fra l'anno scolastico 2020-2021 e quello 2021-2022, la quota di bocciature per chi ha frequentato il primo anno delle scuole secondarie di II grado è cresciuta di un punto percentuale.
Sono diversi i fattori che possono incidere su questo dato, quali il cambiamento di scuola, delle metodologie di studio, la delicata fase adolescenziale in atto. Ma certamente, la scelta del percorso di studi più appropriato riveste un ruolo fondamentale per prevenire questi insuccessi scolastici.
"E' essenziale un iter di orientamento di qualità per accompagnare le scelte scolastiche degli studenti, prevenire gli abbandoni e sostenere la motivazione - ha dichiarato Raffaela Milano, direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children - l'orientamento, che deve durare per tutto il ciclo scolastico, è un percorso educativo che deve essere volto sia ad effettuare scelte consapevoli rispetto alle prospettive di formazione e/o impiego di ciascuno, sia a favorire fiducia, autostima, riconoscimento dei propri talenti e aspirazioni. In questo percorso è importante promuovere il coinvolgimento attivo e partecipativo degli studenti, favorendo lo sviluppo delle loro capacità di riflessione, critica e auto-valutazione rispetto alle competenze acquisite e alle prospettive future".
Le nuove Linee guida per l'orientamento, varate dal ministero dell'Istruzione e del Merito nell'ambito dell'attuazione del Piano Ripresa e Resilienza, prosegue la nota di Save the children, rappresentano un primo passo a cui far seguire un impegno costante per favorire il pensiero critico dello studente, coinvolgere le famiglie e tutta la comunità educante (scuole, famiglie, terzo settore, università ed esperti di scienze dell'orientamento, il tessuto produttivo locale).
Particolare attenzione deve essere posta, nell'orientare gli studenti nelle scelte, al contrasto delle disuguaglianze. Troppo spesso gli studenti in condizioni di povertà economica o con background migratorio vengono indirizzati automaticamente verso gli istituti professionali e tecnici senza la possibilità di una scelta che tenga conto dei loro effettivi interessi e talenti.
I dati dimostrano che l'orientamento che viene generalmente volto verso gli istituti tecnici e professionali non scongiura la dispersione scolastica, tanto che la maggior parte delle bocciature nel passaggio tra il primo e il secondo anno della scuola secondaria di II grado si verificano proprio in questi istituti (12,3% degli studenti, contro il 5,9% nei licei).
Per rendere possibili scelte in controtendenza, i percorsi di orientamento dovrebbero anche prevedere attività di informazione e formazione sui servizi e le opportunità che l'ente pubblico mette a disposizione per garantire il diritto allo studio (borse di studio, fondi per l'acquisto di libri di testo o per trasporti pubblici, sgravi fiscali, ecc.), con particolare attenzione agli studenti più svantaggiati.
Sapere quali opportunità di sostegno allo studio e alla carriera scolastica sono a disposizione degli studenti può consentire una valutazione più accurata delle possibilità di proseguimento degli studi, riducendo il rischio di abbandono scolastico e supportando gli studenti in difficili condizioni economiche sia nell'assolvimento dell'obbligo di istruzione sia nel proseguimento degli studi terziari.
Ulteriore elemento di attenzione deve riguardare l'avvicinamento alle discipline Stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) in un mercato del lavoro in cui le competenze nelle materie scientifiche sono sempre più richieste. Oggi i laureati, e soprattutto le laureate, in materie scientifiche e tecnologiche sono ancora pochi in Italia: nel 2021 solo il 24% dei giovani adulti (25-34enni) con un titolo terziario ha una laurea in queste aree disciplinari, quota che sale al 33,7% tra gli uomini (1 su 3) e scende al 17,6% tra le donne (una laureata su sei), evidenziando un importante divario di genere.
E' necessario un adeguato orientamento ai percorsi di studio Stem, specie per le ragazze e sin dai primi cicli scolastici, per superare stereotipi di genere che ancora oggi le allontanano da queste discipline. Save the Children ha predisposto, con il contributo di alcuni docenti della Rete Fuoriclasse, 5 consigli da dare agli studenti e 5 da dare ai genitori.
I 5 consigli per gli studenti: è importante conoscere se stessi, confrontati con gli adulti che ti conoscono, conosci i diversi percorsi scolastici, tieni aperte le possibilità, coltiva i tuoi talenti e le tue passioni.
I 5 consigli per i genitori: sostieni tuo figlio nella scoperta di sè e dei suoi talenti, predisponiti in una posizione di ascolto, confrontati con la scuola e la comunità educante, informati sull'offerta scolastica, accompagna oltre i pregiudizi e gli stereotipi.