AGI - Sono tre le ipotesi di reato per i tifosi della Roma e del Napoli che ieri si sono scontrati nell'area di servizio Badia al Pino Est e lungo l'A1 in corsia nord, rimasta chiusa per un'ora. Oltre alla rissa aggravata, le altre ipotesi di reato sono interruzione di pubblico servizio e attentato alla sicurezza dei trasporti.
Il giorno dopo il grave episodio, è emerso inoltre che quattro ultrà del Napoli che stavano andando a vedere la partita Sampdoria-Napoli, nel bagagliaio avevano tre spranghe di ferro. Hanno poi forzato un posto di blocco, a Genova Nervi. Tutti di età compresa tra i 21 e i 27 anni, sono stati inseguiti dagli agenti della polizia stradale e fermati poco dopo. Nel bagagliaio gli agenti hanno trovato le mazze, di proprietà del conducente dell'auto, che è stato denunciato.
il prefetto di Arezzo Maddalena De Luca spiega all'Agi che "eravamo stati messi in allerta dall'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, per questo le aree di servizio lungo l'Autosole nel tratto aretino erano presidiate."
Anche il tifoso romano, curato dai sanitari, è stato poi arrestato con l'accusa di rissa aggravata, in giornata il processo per Direttissima.
Intanto sono in pieno svolgimento le indagini da parte della Questura di Arezzo assieme ai colleghi di Roma e Napoli per arrivare ad individuare altre responsabilità.
Importanti saranno le immagini delle telecamere di sorveglianza dell'autogrill, ma anche le immagini circolate poi sui social degli automobilisti che passavano in quel tratto al momento degli Scontri. Un'ottantina i tifosi napoletani, che sono stati identificati ieri sera a Genova, dove si erano successivamente recati per vedere la partita.