AGI - "Una vicenda grave, il primo sentimento é di rammarico grosso per quello che é successo e di vicinanza alla famiglia. Speriamo che questa persona si possa riprendere. Ma ci sono anche la serenità e l'orgoglio per aver fatto quello che bisognava fare, per esserci messi a disposizione della procura di Roma in indagini affidate alla Squadra Mobile che ha restituito la ricostruzione che ha portato all'emissione del provvedimento". Lo ha detto con riferimento al caso Omerovic il capo della Polizia, Lamberto Giannini, a margine del tradizionale scambio di auguri natalizi con la stampa.
Ieri i poliziotti della Squadra Mobile avevano notificato un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di un agente del commissariato di Primavalle accusato di aver aggredito e picchiato Hasib Omerovic, il 36enne precipitato il 25 luglio scorso dalla sua abitazione nel corso di una perquisizione delle forze dell'ordine. Il poliziotto è accusato di tortura.
Secondo Giannini "ogni ricostruzione investigativa deve essere sottoposta al vaglio del giudice, e noi ne aspettiamo con serenità le decisioni. All'inizio avevo detto che ci sarebbero stati il massimo impegno e la massima trasparenza ed è stato così. Sono stati presi provvedimenti per garantire l'efficienza di un ufficio in un quartiere importante, adesso continueremo con la massima serenità a collaborare con la magistratura".
"Stiamo parlando di un episodio - ha detto ancora Giannini -, ci sono tutti gli episodi di ben diverso tenore che riguardano le forze dell'ordine e che sono sotto gli occhi dei cittadini tutti i giorni e tutti i momenti. L'importante è affrontare i problemi con trasparenza, per me non è una novità né una notizia, è il modo in cui procedere, anche perché c'è sempre la presunzione di non colpevolezza. Spero che la cittadinanza dia per scontata la trasparenza, faremo di tutto perché questo atteggiamento sia percepito sempre".