AGI - "Avessimo Vasco Rossi in concerto tutto l'anno, risolveremmo il problema del turismo nella Capitale. Ma così non è purtroppo". Se la cava con una battuta Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi Roma, per rappresentare le criticità legate all'hospitality nella Città Eterna, "settore che nel 2022, tra aprile e ottobre, ha registrato numeri migliori persino rispetto a quelli prepandemici del 2019, ma che globalmente è ancora in sofferenza. Fra poco chiuderemo i bilanci e tantissime strutture alberghiere scopriranno di avere un rosso molto pesante".
In una intervista all'AGI, Roscioli spiega come fare per portare i turisti a Roma, una città che secondo un recentissimo sondaggio di EasyJet, pubblicato dal 'Mirror' e rivolto a duemila cittadini britannici intenzionati a partire per le vacanze invernali, è risultata la migliore tra quelle europee per trascorrervi le vacanze di Natale, seguita da Parigi, Amsterdam, Berlino e Reykjavik.
"Anzitutto occorre fare una premessa - afferma Roscioli - e dire che il turista tipico, italiano o straniero che sia, viene a Roma per un paio di giorni, massimo tre, per visitare i siti classici che sappiamo, Colosseo, Foro Romano, San Pietro e poco altro. È un turismo mordi e fuggi, agevolato anche dai voli low cost e dalle offerte last minute degli hotel".
"Ecco - aggiunge - noi stiamo lavorando per riportare lo stesso turista a Roma affinchè visiti posti meno gettonati perchè sono in periferia (penso ad esempio a Ostia Antica) o perchè sono poco pubblicizzati e valorizzati, decongestionando così quei siti tradizionali solitamente iperaffollati. E per invogliare il turista a tornare a Roma servono eventi, manifestazioni, mostre, iniziative che stiamo studiando con l'amministrazione Gualtieri con cui abbiamo avviato un dialogo costante e serrato e con cui abbiamo un unico obiettivo: far tornare a Roma il cliente che è già venuto una prima volta".
Le difficoltà degli ultimi due anni
Roscioli non fa fatica ad ammettere che "con l'amministrazione Raggi negli ultimi due anni è venuto meno ogni rapporto. Non c'era ascolto, non c'era una condivisione di obiettivi da perseguire e di azioni da fare. Alla fine ci abbiamo rinunciato. Con la sindaca Raggi di fatto si è perso tempo... quando per 5 anni non si sistemano le strade o non si cura il verde pubblico o si trascurano i trasporti, è chiaro che chi viene dopo ha un impegno ancora più gravoso da affrontare. La città è come una casa, necessita di una manutenzione continua. Fortunatamente, l'amministrazione attuale - sottolinea il presidente di Federalberghi Roma - conosce i nostri reali bisogni, abbiamo trovato due assessori (quello delle Attività Produttive e quello dei Grandi Eventi) più attenti e più sensibili al tema e così riusciamo a lavorare nella stessa direzione".
"Lo sappiamo tutti, Roma - prosegue Roscioli - è una città molto complicata. Ha bisogno di trasporti migliori, di un maggior decoro, di più pulizia, serve un'accoglienza 4.0 per invogliare il turista, che cerca sicurezza e servizi al top, altrimenti non torna più. E poi, ripeto di nuovo, servono manifestazioni ad hoc. Milano, in questo, è una città che deve rappresentare un esempio per tutti: è sempre piena di eventi e ha saputo sfruttare il traino dell'Expo. Non solo, ma ha avuto a che fare con sindaci che, al di là del diverso colore politico, hanno lavorato in continuità, valorizzando la città".
Gli eventi di successo nel 2022
"Anzitutto, la finale di Coppa Italia del 12 maggio tra Juventus e Inter - chiarisce Roscioli -: abbiamo registrato il tutto esaurito tra hotel e alberghi. Avessero giocato Roma e Lazio, avremmo incassato zero e invece... E poi la sfilata di moda di Valentino che ha portato tanto turismo straniero in città, il che fa bene a tutti, ristoratori compresi. E poi, i concerti, a cominciare dal pienone registrato da Vasco Rossi nelle due date al Circo Massimo, e gli Internazionali di tennis. Basterebbero due-tre iniziative al mese di questo tipo nella bassa stagione e risolveremmo i nostri problemi. E invece il turismo di casa nostra è concentrato solo da aprile e ottobre: se riuscissimo a destagionalizzare il fenomeno, andremmo meglio. E' chiaro che ad agosto, con il sole a picco, il turista non va a visitare il Colosseo ma preferisce andarsene al mare".
Analogo discorso vale per questo ponte dell'Immacolata e per le prossime festività natalizie. "A Roma, in questi giorni - spiega Roscioli - non abbiamo registrato alcun pienone. Vanno meglio i milanesi che festeggiano pure Sant'Ambrogio. La gente preferisce andare in montagna, piuttosto che nelle città d'arte. E' cominciata la stagione invernale e gli impianti sciistici sono quelli più presi d'assalto. Per fine anno, parlando sempre della Capitale, le previsioni sono migliori. Archiviati i due anni neri della pandemia, che ancora c'è, adesso per colpa della guerra, stiamo pagando le conseguenze della crisi energetica, dell'inflazione, dell'innalzamento dei mutui. Per noi albergatori è un salasso. Sotto pandemia, avevamo avuto degli aiuti dal governo ma si trattava di poca roba, sicuramente insufficiente. Adesso non abbiamo nulla".
"Il turismo straniero a Roma è soprattutto europeo - precisa Roscioli -, manca quello americano, manca quello di provenienza sud-est asiatica, manca ovviamente quello russo. Ci sono Paesi che ancora fanno i conti con il Covid e non aprono i loro confini. Se loro per primi cominciano a riprendersi nel 2023, allora anche per noi si può parlare di vera ripresa nel 2024. A Roma, per le conseguenze del Covid e della crisi economica, su 1200 strutture alberghiere 200 hanno chiuso i battenti: alcune sono state vendute a fondi stranieri e hanno ripreso l'attività oppure si sono riciclate in altro. Ma almeno 80 sono rimaste chiuse del tutto".
Gli scenari per i prossimi anni
Per il futuro, però, il presidente di Federalberghi si dice "fiducioso": "Io sono un inguaribile ottimista - confessa Roscioli - e sono convinto che alcuni eventi già in programmazione porteranno a Roma tanto movimento turistico. Il fiore all'occhiello del 2023 sarà sicuramente la Rider Cup, la più prestigiosa competizione internazionale di golf, che saprà attrarre un turismo molto ricco, con un rimbalzo mediatico importante. Se ne parlerà su tutti i mezzi di comunicazione e ne trarremo giovamento a partire dal giorno dopo. Si pensi che grazie al Giubileo del 2000, l'anno dopo registrammo un +11% di presenze grazie alla pubblicità di tutto il mondo".
In calendario, sempre parlando di eventi particolarmente significativi, "abbiamo il Giubileo del 2025 e aspettiamo di vedere che esito avrà la candidatura di Roma per Expo 2030. E non dimentichiamo che nel 2033 ci sarà la Jesus Celebration, la festa dei 2000 anni della resurrezione di Gesù Cristo. La Chiesa non ne parla perchè giustamente si sta concentrando sul Giubileo del 2025, che è un evento molto importante".
Altro aspetto che giustifica l'ottimismo di Roscioli è la presenza a Roma sempre più massiccia di catene internazionali e colossi che "prima gravitavano solo a Parigi, New York, Tokyo. Penso a Mandarin Oriental, a Bulgari, a Six Senses, a W. Roma è una città che deve riprendere il suo ruolo di capitale e le premesse, finalmente, sembrano esserci tutte".