AGI - Un taglio all'altezza della gola. È il segno di violenza più evidente trovato sui resti umani che si ritengono essere di Saman Abbas, la 18enne pakistana che sarebbe stata uccisa nella primavera del 2021 a Novellara, in provincia di Reggio Emilia. È quanto emerge dall'autopsia in corso al laboratorio Labanof di Milano nell'ambito dell'incidente probatorio disposto dalla corte di assise di Reggio Emilia. Sotto processo i familiari della ragazza, che la avrebbero assassinata a causa della sua opposizione a un matrimonio combinato.
Tuttavia - da quanto appreso - serviranno gli esami istologici sui tessuti per accertare se la giovane sia stata sgozzata e uccisa o il taglio sia stato fatto post-mortem. Alle attività, dirette dall'anatomopatologa Cristina Cattaneo e in corso dal primo pomeriggio, hanno partecipato oltre i periti, nominati dai giudici, anche i consulenti nominati dalle parti, ovvero la Procura, gli imputati e le parti civili, tra cui l'associazione Penelope e l'Ucoii.
I resti erano stati trovati in un casolare abbandonato di Novellara su indicazione dello zio della ragazza, Danish Hasnain, indicato come uno degli autori materiali dell'omicidio.