AGI - Sono in molti i veneziani a dirlo oggi o a scriverlo sui social: senza il Mose sarebbe stato un disastro.
La città sta fronteggiando oggi una marea eccezionale, la terza più alta della storia, ma a differenza del passato la città lagunare è rimasta tutta praticamente all'asciutto.
I venti di scirocco e di bora che stanno sferzando la laguna da nord a sud hanno ifnatti spinto la marea sulle paratoie del Mose portando il livello dell'acqua fino a oltre i due metri: in particolare alle ore 10 fuori dalla bocca di porto di Chioggia, al di là della paratoie, il livello dell'acqua è salito a 181 centimetri, all'interno della laguna il livello si è fermato a 52 centimetri, a Malamocco 184 centimetri fuori contro i 98 centimetri dentro, al Lido 177 centimetri in mare e 66 centimetri all'interno.
L'altezza d'onda in mare è stata attorno ai 3 metri, mentre il vento di bora in laguna ha toccato quasi i 53 chilometri orari.
È la prima volta da quando è entrato in funzione che il Mose affronta una condizione meteo marina così complessa. Ed è la prima volta che si misurano in maniera così lampante gli effetti di questa infrastruttura.
Il commissario straordinario del Mose, Elisabetta Spitz, è stata in contatto costante con la control room e ha spiegato che "è andato tutto secondo le procedure, è stato un test molto importante per il Mose. Il lavoro fatto in questi anni ha contribuito in maniera determinate a rendere le operazioni di sollevamento sempre più efficienti. Ma l'attenzione in queste ore resta alta. Il monitoraggio della situazione meteo marina continua. Oggi le barriere non saranno abbattute. La situazione suggerisce ancora prudenza".
Per tutta la notte sui monitor della control room il livello dell'acqua e la potenza della marea sono state monitorate attraverso i grafici che indicano momento per momento l'innalzamento del flusso dell'acqua, mentre nelle gallerie il personale si teneva pronto per verificare il corretto azionamento degli impianti.
"Sarebbe stata un'altra devastazione senza il Mose", ha commentato il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, che ha polemicamente aggiunto: "Mi è venuta in mente la fotografia di uno striscione di protesta davanti alla Basilica di San Marco con scritto 'No Mose. No grandi opere, no grandi bidoni'.
Denigrare è facilissimo usando una scenografia fantastica come Venezia ma bisogna avere il coraggio di fare scelte e credere nella tecnica", ha concluso Brugnaro. Per domani è attesa un'altra marea record a 145 centimetri alle 10.40. Anche per questa occasione sarà azionato il Mose.