AGI - Dopo la tregua di oggi, una nuova perturbazione atlantica porterà nel fine settimana piogge diffuse, specie al Centro-Sud e sul versante tirrenico con temperature in rapida discesa. Ma il vero ribaltone meteo è previsto per l'inizio della prossima settimana, quando con un violento ciclone colmo di aria polare dovrebbero arrivare venti di tempesta, nubifragi, un metro di neve sulle Alpi con qualche fiocco anche fino ai 500 metri di quota.
A prevederlo sono gli esperti del sito www.ilmeteo.it, secondo cui stiamo vivendo una fase decisamente dinamica e in continua evoluzione. Ancora oggi, il Paese appare spaccato in due, con caldo al Sud e quasi inverno al Nord: nelle ultime ore si sono registrate punte di 28 gradi sulle estreme regioni meridionali mentre al Centro-Nord i termometri si sono fermati anche sotto i 10.
"Un quadro tipico dell'autunno", spiega uno dei responsabili del sito, Andrea Garbinato, annunciando però l'arrivo del freddo un po' ovunque: "nel fine settimana registreremo le prime timide gelate, più diffuse in pianura padana: significa che in aperta campagna il termometro potrebbe toccare, a livello di pianura, anche -1 o -2 C".
"Per i prossimi sette giorni - continua - si prevedono piogge significative": "dopo la siccità record sul nostro Paese che dura da un anno, arriveranno 300-400 mm diffusi, specie sui versanti occidentali. Un cumulato di pioggia superiore a quanto è caduto in molte zone italiane dal primo gennaio 2022 fino ad oggi".