AGI. - "Sono assolutamente contrario ai musei gratis". Lo ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ospite a 'Porta a Porta' andando contro le prime dichiarazioni del suosottosegretario Vittorio Sgarbi. "Diverso è fare una politica sociale per i giovani e gli anziani ma tenere i musei gratis a parte che non regge sul piano economico poi deprezza il valore delle opere", ha aggiunto.
"Abbiamo i soldi del Pnrr e sono da spendere bene, con onestà ed efficienza. Siamo la prima super potenza culturale del pianeta. In Italia secondo me il ministro della Cultura conta tantissimo - ha proseguito - perchè la cultura se ben utilizzata, resa attrattiva, fruibile, può essere un fattore di incremento di vari punti del Pil".
C'è anche il rilancio del cinema tra i primi impegni del neo ministro della Cultura. Tra gli interventi previsti uno stanziamento di 10 milioni di euro per riportare la gente in sala. "Si interverrà con lo Spid e si otterrà uno sconto di 3,4 euro per gli ingressi. La crisi del cinema - ha sottolineato Sangiuliano - sarà al centro del mio lavoro"
"Un plauso al ministro Piantedosi che ha dato una lezione all'ex ministro Lamorgese. L'Italia non può essere il paese del bengodi, si chiamano per fare rave da tutta Europa, ma le regole vanno rispettate", ha detto Sangiuliano, commentando i fatti di Modena e le successive decisioni dl ministero dell'Interno e le misure anti-rave adottate ieri dal governo. "In Italia c'è una iper produzione normativa - aggiunge - salvo poi disattendere queste norme ben vengano le nuove misure che condivido pienamente. C'è una cultura delle regole, che non vengono imposte ma vanno rispettate".
Quanto al fascismo "è una complessa vicenda storica. Ma le dittature vanno tutte condannate e Mussolini tolse la libertà agli italiani: questo è stato un male, un male molto grave, un male assoluto oserei dire. Per non parlare delle leggi razziali che furono vomitevoli e da condannare con tutta la nostra forza"
Infine il caso dei sanitari no vax. "Penso che i vaccini siano una cosa importante, ho condiviso la decisione di riammettere i 4mila medici no vax pur essendo io un plurivaccinato. Ma era necessario un cambio di passo, un guardare oltre, non possiamo rimanere inchiodati alla pandemia, bisogna guardare avanti", ha concluso Sangiuliano.