AGI – ‘Pezzi’ della storia italiana sulle stragi sono stati persi nel corso degli anni a causa delle “trasformazioni istituzionali che hanno comportato accorpamenti di Ministeri e di Direzioni Generali, soppressione di strutture, attribuzioni di funzioni e competenze statali ad altri soggetti pubblici di nuova o recente costituzione”.
E’ quanto si legge nella prima relazione del Comitato Consultivo, di cui fanno parte anche le associzioni delle vittime, sulle attività di archiviazione dopo che il Governo Draghi ha dato un forte impulso alla desecretazione sui passaggi più tragici della Repubblica, dalle bombe alla stazione di Bologna, in piazza della Loggia e in piazza Fontana alla loggia P2 a Gladio, Italicus e a molto altro.
“Gli spostamenti della documentazione da una struttura all’altra – è la considerazione degli autori nella relazione letta dall’AGI – spesso non sono stati chiaramente documentati, con la conseguenza che, con il passare degli anni e l’alternanza del personale addetto, si sono perse le tracce di consistenti nuclei documentari”.
Questo ha reso difficile attuare la direttiva Renzi del 2014 dal momento che “la documentazione presente nell’Archivio Centrale dello Stato arriva solo fino agli anni Sessanta e non oltre, mentre, secondo la normativa vigente, dovrebbe arrivare almeno all’inizio degli anni Novanta”. In alcuni casi, “la difficoltà di rinvenire il materiale non è nella disponibilità attuale delle amministrazioni a versare ma nelle modalità con cui sono stati conservati, archiviati e classificati i materiali”.
Ora l’obbiettivo che si pone il Comitato Consultivo, istituito nel 2016, è quello di “ricostruire la storia archivistica degli archivi del ministero e avviare delle ispezioni nei depositi delle sedi di via Nomentana e via Caraci” dopo che in quella di Ciampino un sopralluogo “non ha portato ad alcun ritrovamento significativo” sulle stragi interessate dalla direttiva Renzi.
Quanto al materiale esistente “è stato chiesto alle Amministrazioni di limitare gli omissis” e Draghi con la direttiva del 2 agosto 2021 ha desecretato gli atti di Gladio e P2.