AGI - Un lungo rettilineo dove spesso si corre oltre i limiti di velocità diventato negli anni un cimitero di vittime della strada: è via Cristoforo Colombo, una delle principali arterie a scorrimento veloce di Roma. E sulla maxi carreggiata a due corsie (per ogni senso di marcia) - 27 chilometri dal centro della Capitale a Ostia - si continua a morire.
Nell'ultimo tragico incidente ha perso la vita Francesco Valdiserri, 18 anni, travolto e ucciso mentre camminava sul marciapiede da un'auto condotta da una 24enne (ora ai domiciliari) ubriaca alla guida con un tasso alcolemico tre volte oltre al limite consentito.
"Occorrono più strumentazioni per verificare il rispetto dei limiti di velocità e soprattutto servono più controlli e campagne di sensibilizzazione per contrastare la guida in stato di ebrezza" spiega all'AGI Amedeo Ciaccheri, presidente del Municipio VIII, territorio che ingloba quel tratto di via Cristoforo Colombo. Considerazioni, aggiunge il mini-sindaco, "condivise" con Roberto Gualtieri.
Intanto è stata effettuata l'autopsia sul corpo del ragazzo. L'esame si è svolto all'istituto di medica legale del Policlinico di Tor Vergata. I funerali di Francesco Valdiserri sono fissati per sabato alle 12 nella chiesa di Santa Maria Liberatrice nel quartiere Testaccio. (AGI)Rmc/Nat