AGI - "Ave legionari": si aprono con questo saluto i documentari sull'Antica Roma di Roberto Trizio, un autentico fenomeno di divulgazione multimediale che in sei anni di vita è arrivato a vantare 290.000 iscritti e cinque milioni di visualizzazioni al mese. Se a scuola si studiano sempre meno il latino e la storia di quella che fu la Caput Mundi, l'Urbe si prende una rivincita spopolando dal web all'editoria, fino ai parchi tematici.
In libreria si può viaggiare tra i saggi da grande divulgatore di Alberto Angela agli affreschi storici di Jèrome Carcopino, dalla parabola del più grande impero occidentale raccontata da Indro Montanelli fino al recentissimo "La fine di Roma" di Corrado Augias.
Due anni fa è stato inagurato "Roma World" a Castel Romano, periferia ovest della Capitale: "Siete pronti a vivere un giorno da antico romano?", è lo slogan con cui il parco tematico di cinque ettari catapulta i visitatori in un accampamento delle legioni romane.
Bambini e famiglie possono correre sulle bighe di Ben Hur, assistere alle sfide dei gladiatori, fare shopping tra le bancarelle dell'antico mercato, curare gli animali della fattoria e persino dormire nell'accampamento in tende da due a quattro persone. Anche in rete per i nostagici dell'epopea della Città Eterna non c'è che l'imbarazzo della scelta, tra siti come 'Romano impero' e 'Capitolivm'.
Su TiKTok, la piattaforma più gettonata dai giovani, l'hashtag "anticaroma" conta 18 milioni di visualizzazioni, a conferma del fatto che il dialogo tra il mondo romano e quello di oggi è più che mai attuale.
Tra gli esperimenti meglio riusciti di condivisione e divulgazione multimediale sulla civiltà romana c'è il "Bar di Roma Antica" con i video di Roberto Trizio su YouTube. Fondato nel 2016, le sue pillole come la sindrome post traumatica del legionario o il ruolo dei cani nell'esercito sono diventate subito un 'cult' per gli appassionati, al punto che è il gruppo Fb sull'antica Roma con più interazioni al mondo.
Trizio è un milanese trapiantato a Genova, esperto di web reputation e brand management in una società di consulenza che porta il suo nome, ma ha un'invincibile passione la storia dell'antica Roma nata sui banchi di scuola.
Il suo "Bar" si è evoluto trasmigrando nel gruppo di divulgazione storica multicanale "Scripta manent" che spazia dalla Grecia e la Roma antica al Medioevo e alla storia moderna, presente anche su Instagram. Tra le chicche proposte da Trizio ci sono le lezioni di Paul Freedman all'Università di Yale, che raccontano dalla caduta dell'Impero Romano al primo Medioevo.
Il suo sito ospita articoli enciclopedici dedicati al mondo romano, ha una newsletter dedicata e uno spazio e-commerce in cui è possibile acquistare souvenir ed oggetti. Toghe, elmi e gladi dilagano anche nelle serie tv internazionali, sotto forma di ficton e documentari: basti ricordare 'Augusto-Il primo imperatore', 'Britannia', 'Domina', 'Empire' e 'L'Impero romano' che hanno ottenuto ottimi ascolti sulle maggiori piattaforme streaming.
Del resto il fascino dell'Urbe non conosce frontiere: appena un mese fa Boris Johnson, la cui passione per l'antica Roma risale agli studi classici a Oxford, nel lasciare Downing Street si è paragonato a Cincinnato, probabilmente con un retropensiero al successivo richiamo in servizio del console romano che disse di voler tornare al suo aratro.
E, come ha scritto il politologo americano Edward Luttwak nella prefazione del suo "La grande strategia dell'Impero Romano", "nemmeno duemila anni di progresso tecnologico hanno reso meno validi" gli insegnamenti degli antichi romani.