AGI - “Oh… oh… m’è semblato di vedele un gatto…”. Così dice il giallo canarino Titti quando scorge Gatto Silvestro, beffandolo e lasciandolo sempre con un palmo di naso. Ora un vero e proprio “stormo” del piccolo è tenero uccellino dei cartoni animati è atterrato in 1.500 esemplari alla Casa Sollievo Bimbi di VIDAS, tra i pochissimi hospice pediatrici che ci sono in Italia, grazie alla donazione fatta da Stefania Bastianello, direttrice tecnica di AISLA, l’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica.
Titti, ora non solo arrederà e riempirà gli spazi comuni di questa struttura, ma anche le stanze per animare il gioco dei bambini affetti da patologie gravissime, che VIDAS cura qui e anche a domicilio ogni giorno.
I 1.500 esemplari, di sicuro la collezione più grande d’Europa, rappresentati sotto diverse forme, pupazzetti, quadri, orologi e quant’altro, sono il risultato della collezione che la dirigente sanitaria ha accumulato per passione insieme al marito Cesare Scoccimarro. nel corso di un decennio e più. L’uomo è stato un informatico di talento che è stato colpito da sclerosi laterale miotrofica e proprio dieci anni fa a causa della malattia è venuto a mancare.
"La SLA ha travolto la nostra esistenza quando eravamo poco più che trentenni. Una convivenza complessa, spesso dolorosa. Lui immobile ed io superattiva. Questa è stata la nostra danza, il sole e il girasole – dichiara la direttrice tecnica di AISLA – Cesare è stato un Grande Uomo, pieno di talenti e passioni, era energia pura e libera. La reciprocità crea compattezza ed è questo lo spirito con il quale dono la nostra collezione di Titti. Desidero che i ricordi e le emozioni possano diventare circolari e generativi, e nulla come il sorriso di un bambino può esserlo”.
Titti, il tenero canarino è tra i personaggi più iconici e amati dei Looney Tunes, e quest’anno celebra i suoi 80 anni, ed è anche l’emblema di come sia possibile trasformare la fragilità in forza. Esattamente come Cesare, il marito della dottoressa Bastianello.
Dal 1998 Cesare Bastianello ha di fatto vissuto allettato e immobile, perfettamente lucido, con la possibilità di comunicare solo attraverso gli occhi. Pertanto il canarino testimonia e rappresenta “la caparbietà con cui la coppia non ha mai rinunciato all’intensità della propria esistenza”, costruendo di fatto “una spiritualità etica e valoriale, fatta di libertà e rispetto per ogni scelta individuale” si legge sul sito di AISLA.
E così “acquistato da Stefania da una venditrice ambulante e ribattezzato insieme al marito “Capostipite”, la stanza in cui Cesare viveva si è pian piano arricchita di centinaia di esemplari di ogni foggia e dimensione”. Commenta Giorgio Trojsi, direttore generale di VIDAS: “Per i nostri bambini e per i loro fratellini e sorelline, spesso tra i più toccati dalle conseguenze della malattia, abbiamo voluto realizzare un ambiente bello, colorato e luminoso, per aiutarli a vivere anche qui momenti di leggerezza e normalità. Titti in questo sarà un prezioso alleato”.
La notizia è stata posta su Twitter da Ferruccio De Bortoli, ex direttore del Corriere della Sera e del Sole 24 Ore.