AGI - Si parla moltissimo di crisi idrica, registrando il picco degli ultimi dieci anni. Critiche al Governo e alla gestione della rete idrica nazionale. Nelle conversazioni si affermano l’hashtag #finanzafossile e le teorie complottiste
La siccità e la crisi idrica stanno colpendo l’Italia e il rischio di razionamenti dell’acqua è già realtà per le industrie e l’agricoltura. L’economia soffre, regioni e comuni pensano di richiedere lo stato di emergenza e la Protezione Civile lancia l’allarme. L'anticiclone africano manterrà i valori termici superiori alla media del periodo e i temporali caduti tra Lombardia, Trentino e Friuli-Venezia Giulia non sono serviti a migliorare la situazione. I
l cambiamento climatico, la gestione della rete idrica e le azioni del Governo, sono temi entrati in queste ore al centro delle conversazioni sul web. Con gli algoritmi di intelligenza artificiale di Kpi6* abbiamo analizzato cosa si dice in rete, a chi si attribuisce la responsabilità della crisi, individuando i focus tematici più discussi.
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Negli ultimi dieci anni non si è parlato mai così tanto di #siccità, la sensibilità collettiva sulle risorse idriche e il cambiamento climatico è notevolmente cresciuta, l’agenda delle priorità si sta adeguando.
Su Twitter si contano 36.650 tweet (non sono incluse le risposte) e gli utenti unici coinvolti nella conversazione sono 18.192. Il conversato è marcato da un tasso di engagement dello 0,7% e ha generato circa 380 mila like. Il picco delle conversazioni si registra tra il 20 e il 23 giugno, con distribuzione omogenea in tutta Italia, rilevando una particolare concentrazione nell’area metropolitana di Milano.
Il Governo è al lavoro su un nuovo dpcm per affrontare la crisi idrica dovuta alla siccità, preparandosi a dare l’ok ai piani di emergenza regionali sulla siccità, con misure di contrasto alla scarsità d’acqua e di potenziamento e adeguamento delle infrastrutture idriche. Il ministro dell'Agricoltura Patuanelli ha sottolineato la necessità di razionalizzare l'utilizzo dell'acqua e l’annuncio dello stato di emergenza potrebbe arrivare nelle prossime settimane.
Tuttavia, in rete proprio l’Esecutivo è oggetto di attacchi e polemiche in quanto, secondo gli utenti, la siccità non è una sorpresa, i ministeri competenti ne erano informati, già dalla fine dell'anno 2021; opinione ripresa sui social media, anche da Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia. Secondo una parte dell’audience sensibile ai temi della transizione ecologica e del #climatechange, si tratta di un evento che si ripete e si intensifica, anno dopo anno, a causa del riscaldamento climatico, perciò invocare lo stato d’emergenza significa scarsa consapevolezza della gravità della situazione, limitandosi a chiedere un pronto intervento, in attesa che passi il peggio.
Analizzando i focus tematici più rilevanti, notiamo che sulla manutenzione e ammodernamento della rete idrica si concentra il 17% delle conversazioni. Il focus tematico più rilevante sono le accuse al Governo nel proclamare in ritardo lo stato di emergenza (37%). Le discussioni più generali sulla gestione delle risorse energetiche e dei condizionatori d’aria occupano il 19% delle conversazioni, mentre il 4% dell’audience non è convinta delle soluzioni che il Governo mette in campo per contrastare la crisi climatica.
Vi è anche un rilevante 21% dell’audience su posizioni “negazioniste”, spesso aggiungendo teorie complottiste. Ad esempio, analizzando un dataset specifico rileviamo numerosi tweet che si ripetono inerenti le "scie chimiche" per il controllo del clima. Ma anche contenuti su una presunta crisi alimentare pilotata, e sui finanziamenti del gas, petrolio e carbone, da parte di banche, assicurazioni e fondi di investimento. #finanzafossile è uno degli hashtag più utilizzati.
La crisi idrica allinea alcune sensibilità comuni, anche tra forze politiche apparentemente distanti come il Partito Democratico e Forza Italia, mentre le opposizioni criticano duramente l’Esecutivo sui social media, per aver ignorato l’allarme.
Tra i partiti politici la Lega è particolarmente attiva sulla siccità, con riferimento ai danni all'agricoltura; anche i governatori del Veneto e dell’Emilia-Romagna, Luca Zaia e Stefano Bonaccini, si stanno distinguendo per i contenuti pubblicati, ottenendo sentiment e apprezzamento dell'audience, rispettivamente al 46% e 21%.
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Ancora una volta i temi ambientali diventano un elemento di lotta politica e di accuse reciproche; Enrico Letta per sottolineare le posizioni del Partito Democratico utilizza l'hashtag #FitFor55, richiamando così la normativa europea sul clima, nel quadro del Green Deal europeo, con l'obiettivo vincolante della Ue di conseguire la neutralità climatica entro il 2050.
* Analisti: Gaetano Masi, Pietro La Torre. Giornalista, content editor: Massimo Fellini