AGI - Accordo raggiunto in Consiglio Ue e Parlamento sulla direttiva per il salario minimo europeo. Il provvedimento - spiega la Commissione - stabilisce un quadro per l'adeguatezza del salario minimo legale, promuovendo la contrattazione collettiva sulla determinazione del salario e migliorando l'accesso effettivo dei lavoratori alla protezione del salario minimo nell'Ue. Fino a oggi su 27 Stati membri, sono sei quelli che non hanno ancora introdotto alcun limite minimo agli stipendi; tra questi c’è l’Italia.
La bozza della direttiva Ue sul salario minimo ora dovrà essere approvata in via definitiva dal Parlamento e Consiglio Ue.
Con gli algoritmi di intelligenza artificiale di Kpi6 abbiamo analizzato le conversazioni sul web inerenti l’accordo raggiunto, monitorando la distribuzione territoriale, il sentiment e quali partiti ne hanno parlato, in Italia.
Un tema sensibile, che appassiona e interessa in rete, in grado di produrre su Twitter in poche ore oltre 15mila conversazioni, con oltre 60mila commenti e thread, molti dei quali associati al reddito di cittadinanza, un altro tema strettamente legato al lavoro e alle protezioni sociali.
La discussione sul salario minimo si sta imponendo soprattutto nella fascia di età 25-44 anni - coloro che stanno entrando nel mondo del lavoro, e chi è nella parte centrale della carriera professionale, con molti anni di contribuzione davanti) - nonostante l’alta densità di contenuti e trending topics discussi in questi giorni dalla forze politiche sui social media, come le elezioni amministrative, i referendum sulla giustizia, e lo stop alla vendita di autoveicoli diesel, benzina e gpl entro il 2035.
Sul salario minimo la distribuzione territoriale dei commenti è uniforme in tutta Italia, da nord a sud, con particolare concentrazione in Toscana e nelle aree metropolitane di Milano, Roma e Napoli, senza concentrare una prevalenza netta in aree economicamente depresse del Paese.
Il sentiment analysis - l’analisi della rete, per capire quello che gli utenti dicono, e quali emozioni associano ai contenuti pubblicati su un determinato evento e personaggio - mette in evidenza emozioni prevalentemente negative.
Disappunto che non si concentra sul salario minimo, ma su una serie di argomenti correlati sui quali si chiedono azioni urgenti: dal taglio delle tasse ad una riforma del cuneo fiscale. In molti temono che il salario minimo si trasformerà in un incentivo al lavoro nero e ad altre forme di sfruttamento.
Il salario minimo è frequentemente associato al reddito di cittadinanza nelle conversazioni, per molti è come se fosse lo stesso strumento, erogato al lavoratore. Una forma di protezione aggiuntiva e preziosa, ma non sufficiente. Una tutela sulla quale ci sono dubbi sulla effettiva convenienza per i datori di lavoro, e sul ruolo della contrattazione collettiva. La rabbia, invece, si concentra sull’attuale livello degli stipendi e salari in Italia, tra i più bassi d’Europa, soprattutto per i lavoratori precari più giovani.
Sui profili dei partiti politici italiani si parla molto meno di guerra in Ucraina.
Il provvedimento del #SalarioMinimo compatta le posizioni del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico, che infatti sono i due partiti politici più attivi su questo tema.
Gli account della Lega e di Matteo Salvini si concentrano sulle elezioni amministrative, sicurezza, baby gang e immigrazione. Proprio la sicurezza pubblica, anche a causa dei fatti avvenuti a Peschiera del Garda, è un focus comunicativo rilevante per Meloni e Salvini.
Sul salario minimo i leader centro-destra predicano calma, Forza Italia è la più attiva, concentrando l’attenzione sul taglio del cuneo fiscale e la riduzione delle tasse, mentre l'eurodeputato Antonio Tajani sottolinea l’importanza della contrattazione collettiva, per definire il valore dei salari, preferibile alla obbligatorietà del salario minimo.
* Analisti: Gaetano Masi, Pietro La Torre. Giornalista, content editor: Massimo Fellini