AGI - "Non ne sono nulla". Così il supervisore esecutivo dell'Eurovision, Martin Ostherdal, ha risposto alla domanda dell'AGI in conferenza stampa sulla posizione dell'organizzazione che dà vita all'evento in merito alle presunte molestie subite da alcune volontarie al party inaugurale alla Reggia di Venaria.
In evidente imbarazzo, Ostherdal è stato ‘soccorso’ dalla produttrice esecutiva della Rai, Simona Marturelli. “Al momento non ci sono prove specifiche che siano avvenute - ha affermato lei -. C'è una dichiarazione del Comune di Torino in cui si dice che non si hanno notizie di nessun incidente di questo tipo. Gli accertamenti sono in corso e non possiamo dire nulla di più. Se ne sta occupando il Comune”.
"Ci hanno toccato il sedere"
A raccontare per primo della vicenda il ‘Corriere della Sera’ che ha riportato le testimonianze di alcune di loro. "Se non fossi stata una volontaria avrei schiaffeggiato quei ballerini stranieri. Dopo averci fissato a lungo, si sono avvicinati a me e ad altre volontarie. Ci hanno toccato il sedere. Per il disagio abbiamo deciso di allontanarci”.
“Ero con le altre volontarie, quei ballerini stranieri ci hanno fissato a lungo e dopo si sono avvicinati. Ballavamo vicini, poi abbiamo incominciato a sentire le loro mani addosso. Quando ci siano rese conto di quello che stava capitando, abbiamo cambiato stanza della festa”.
La smentita del Comune di Venaria
Il Comune ha smentito, tramite la responsabile della gestione delle centinaia di volontari in maglietta arancione: “Se fosse successo qualcosa di inappropriato sarei stata la prima ad intervenire, ma non ho visto nulla di tutto questo - le parole della funzionaria comunale, Alessandra Aires -. Mentre il mondo è in guerra a Torino si sta celebrando una festa di pace”.
Una presa di posizione a cui il movimento locale ‘Non una di meno’ ha reagito a muso duro: “A fronte delle segnalazioni rese pubbliche da alcune lavoratrici rispetto alle molestie subite sul proprio posto di lavoro durante la kermesse dell'Eurovision, ci chiediamo come rappresentanti del Comune si sentano legittimati a dichiarare che non sia successo niente di male.
Come quasi sempre succede, la voce delle donne che vivono violenza o sopruso viene silenziata, i loro racconti non creduti e le loro esperienze non ascoltate".
Al momento non ci sono denunce in Procura. A quanto si è saputo, il gruppo femminista valuterà alla sua prossima assemblea se farsi collettore di altre testimonianze e prendere altre iniziative.