AGI - È il 43enne Giuseppe Tupputi la vittima di una sparatoria avvenuta a Barletta.
L’uomo è stato colpito mortalmente da uno dei tre colpi esplosi da sicari all’interno del bar Morrison Revolution, in via Rionero nel quartiere Borgovilla, di cui era titolare.
Inutili i soccorsi degli operatori del 118 intervenuti, che hanno potuto solo constatare il decesso dell’uomo. Sul posto sono arrivati gli uomini del commissariato di Barletta che procedono alle indagini.
Al momento nessuna pista è esclusa. Tupputi lascia moglie e due bambine, la più piccola ha appena due mesi.
Il pianto e le urla della moglie Giusy, tanta gente accorsa sul posto, tutta la comunità barlettana è sgomenta.
“Un ragazzo d’oro – scrivono gli amici sui social - non meritava assolutamente una fine del genere. A Barletta non si può vivere tranquilli, è una vergogna. Oggi si privano due bimbe di un padre, tutta la comunità di una persona per bene, uomo buono e cordiale”.
Tupputi è la terza vittima che la città di Barletta registra in poco più di sei mesi.
Nella notte tra il 29 e il 30 ottobre scorso, a causa di un cocktail negato in un bar del centro storico della città, venne accoltellato mortalmente il 24enne Claudio Lasala.
Per l’accaduto i carabinieri arrestarono il 20enne Michele Dibenedetto e il 18enne Ilyas Abid, con l’accusa di omicidio volontario aggravato dai futili motivi.
Appena tre mesi dopo fu denunciata la scomparsa del 24enne Michele Cilli: il giovane, si allontanò da un bar in piazza XIII febbraio, a bordo dell’auto di un conoscente e non fece più ritorno a casa.
Dopo due mesi di indagini serratissime da parte della polizia, sono stati arrestati i presunti responsabili della scomparsa del giovane.
Si tratta due 33enni barlettani, Dario Sarcina e Cosimo Damiano Borraccino, il primo accusato di omicidio volontario e l’altro, in concorso, di soppressione di cadavere.
Del corpo, al momento, non c'è ancora nessuna traccia. Per il caso Tupputi, avvenuto questa sera, saranno fondamentali le immagini di videosorveglianza acquisite dagli agenti del commissariato di pubblica sicurezza, che saranno coordinati nella ricerca dei colpevoli, dalla procura di Trani.
Sia il sistema interno al bar, di cui era titolare la vittima, sia quelli sulla strada potranno dare particolari fondamentali per il riconoscimento del o dei sicari entrati a sparare.
Dopo l’esame esterno sul corpo da parte del medico legale, nei prossimi giorni potrebbe essere disposta l’autopsia.