AGI - Con il legno delle barche che hanno portato i migranti a Lampedusa, i detenuti nel carcere di Opera realizzeranno strumenti musicali. Il prototipo di violino è stato benedetto da Papa Francesco. Il progetto prevede anche la nascita dell'Orchestra del Mare e attività di sensibilizzazione nelle scuole. Si chiama "Metamorfosi" ed è promosso dalla Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, in collaborazione con il ministero dell'Interno, l'Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli e la casa di reclusione del capoluogo lombardo.
Dieci barconi di quelli che nei mesi scorsi sono arrivati a Lampedusa sono stati affidati alla Fondazione dal ministero dell'Interno e trasportati nel carcere di Opera. Ora vengono messi a disposizione del Laboratorio di liuteria e falegnameria del carcere; le persone che stanno scontando la pena, lavoreranno per costruire violini, viola e violoncelli verranno poi prestati ad orchestre italiane e straniere e artisti di fama che li utilizzeranno per concerti in tutto il mondo.
"Un gesto di testimonianza - ha commentato Arnoldo Mosca Mondadori, presidente della Fondazione - questi strumenti musicali potranno così essere suonati portando con loro una cultura della conoscenza, dell'accoglienza e dell'integrazione attraverso la bellezza e le armonie". L'iniziativa, per il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, "evidenzia la capacità di istituzioni e società civile di camminare insieme verso un impegno comune: offrire un nuovo progetto di vita. Il fatto che il legno dei barconi arrivati a Lampedusa prenderà la forma di strumenti musicali assume un forte valore simbolico, un segno di speranza".
"Stiamo cercando aziende disponibili ad aiutarci per rendere questo progetto più ampio possibile, per dare lavoro ed arrivare con il suo potente messaggio a più persone possibile", hanno detto gli organizzatori. Il progetto si chiama "Metamorfosi" perché lo scopo è quello di trasformare il legno dei barconi in strumenti musicali e oggetti di testimonianza di carattere sacro, "affinché le persone, a cominciare dalle scuole, possano conoscere una realtà, quella dei migranti, che viene spesso rimossa, guardata con indifferenza o affrontata e raccontata in modo ideologi. Un'occasione importantissima per promuovere una nuova coscienza su un tema complesso e drammatico come quello delle migrazioni".
Nella Liuteria e Falegnameria all'interno del carcere è nato, tratto da pochi legni dei barconi portati in carcere nel Natale 2021, il primo violino che è stato chiamato "Il Violino del Mare". Da qui l'idea di chiedere al ministro dell'Interno alcune imbarcazioni affinché venisse creata, dal legno di queste barche, una vera e propria orchestra formata da violini, violoncelli e viole, che potesse diventare segno di testimonianza itinerante.
Il Violino del Mare è stato suonato per la prima volta davanti a Papa Francesco, il 4 febbraio 2022, in occasione dell'udienza per i 10 anni dalla nascita della Fondazione che adesso farà nascere il progetto dell'Orchestra del Mare nel corso del biennio 2022-2023. Nel corso del 2022 sarà prodotto un secondo violino, la prima viola e il primo violoncello.
Nel corso del 2023 le persone detenute realizzeranno con lo stesso legno sei violini. A supervisionare il lavoro saranno l'artigiano Francesco Tuccio e il liutaio Enrico Allorto, che in prima persona realizzerà gli strumenti insieme alle persone detenute. Nel dicembre 2022 saranno dunque pronti gli strumenti per formare un quartetto d'archi. Questo primo nucleo di strumenti, sarà prestato a orchestre italiane e straniere per poter essere segnale di testimonianza.
Con ogni orchestra che chiederà gli strumenti, la Fondazione stabilirà un programma musicale e condividerà lo spirito affinché questi strumenti possano essere suonati portando con loro una cultura della conoscenza, dell'accoglienza e dell'integrazione attraverso la bellezza e le armonie. Nel corso del 2023, al quartetto d'archi si aggiungeranno altri violini per formare una vera e propria orchestra i cui strumenti, come per il quartetto d'archi, saranno prestati a organici sempre più numerosi.
"L'Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli - ha spiegato il direttore generale Marcello Minenna - ha tra le sue funzioni anche il compito di rimuovere e smaltire le imbarcazioni usate dai migranti, abbandonate e affondate sulle coste e spiagge d'Italia e comunque entro le 12 miglia marittime. Contribuire al progetto costituisce motivo di grande orgoglio e testimonianza di come l'azione sinergica delle istituzioni dello Stato possa costituire sempre un valore aggiunto".
"Con profondo senso di rispetto e responsabilità - ha commentato Silvio Di Gregorio, direttore della casa di reclusione Milano-Opera - abbiamo sposato il progetto Metamorfosi, perché così possiamo offrire una ulteriore opportunità di cambiamento alle persone detenute, se lo vorranno. Avranno l'occasione di una rilettura 'sapienziale' del proprio crimine mentre, con infinita pazienza, piallano e levigano i legni dei migranti che tanto raccontano delle umane sofferenze". "La Cooperativa Casa dello Spirito e delle Arti - ha detto la presidente Luisa Sorrentino - è lo strumento operativo che si occupa di offrire alle persone detenute vere e proprie opportunità di lavoro regolarmente retribuito: un modo di espiare i propri errori, oltre che con dignità, in un'ottica di reinserimento sociale futuro".