AGI - "Dobbiamo affrontare la problematica della quarta dose in maniera laica, non dandola assolutamente per scontata ma non escludendo la possibilità di somministrazione". Così il coordinatore del Cts, Franco Locatelli, intervistato da Skytg24.
Locatelli ha aggiunto che per avere disponibile il vaccino nella fascia 0-5 anni "potrebbe essere ragionevole l'orizzonte della primavera".
"Ovviamente le agenzie regolatorie sono chiamate a formulare il loro parere autorizzativo in funzione dei dati che verranno a cumularsi rispetto al profilo della sicurezza, ma qui personalmente non ho la minima perplessità".
Locatelli ha ricordato che "siamo ormai a un milione e 200 mila bambini nella fascia 5-11 anni vaccinati nel nostro paese e non sono stati segnalati casi che possono destare la minima preoccupazione. Abbiamo coperto questo 33% di bambini - ha proseguito il coordinatore del Cts - e abbiamo avuto la triste dimostrazione nell'ultima settimana che ci possono essere dei casi fatali anche in queste fasce di età, quindi il messaggio forte è continuare la politica delle vaccinazioni".
"Se continuiamo in questa direzione credo che tra qualche settimana potremo affrontare anche la tematica delle mascherine", ha sottolineato il Coordinatore del Cts.
Via le mascherine a fine febbraio? "Non darei per certa questa data e non escluderei neanche un anticipo" ha risposto Locatelli. "Dipende da come sarà l'evoluzione della curva epidemica del paese".
"Ci stiamo avviando verso una situazione favorevole, i numeri ci indicano che questa è la direzione". Ha affermato il Coordinatore del Cts, Franco Locatelli, intervistato da Skytg24.
"Noi siamo riusciti a gestire questa ondata, in larga parte dovuta alla omicron, mantenendo tutto aperto, a differenza di altri paesi", ha sottolineato Locatelli.
"Ricordiamo che altri paesi, come la Germania e l'Olanda, hanno dovuto ricorrere ai lockdown oppure a chiusure di attività commerciali, ristoranti e bar. Noi tutto questo lo abbiamo evitato, grazie anche alla alta percentuale di persone che si sono vaccinate".
"Nei prossimi giorni, con un anticipo di quasi un mese rispetto alle previsioni iniziali, sarà reso disponibile nel Paese il nuovo farmaco antivirale Paxlovid, che è un inibitore della proteasi, e ha un'efficacia dell'89% se somministrato entro i 3, massimo 5 giorni, nella progressione della malattia grave" ha annunciato.
"Devo sottolineare quello che è stato il messaggio, forse, più importante arrivato dalla giornata di ieri, molto coerente con quello che è stato fin dall'inizio l'investimento del Governo, e in particolare del presidente del Consiglio, di dare priorità assoluta alla scuola, tutelando il più possibile la didattica in presenza".
"È stato ribadito, ancora una volta, - ha detto Locatelli - l'investimento prioritario sulla scuola, declinato sia in termini dell'incremento del numero dei contagiati, fino a cinque prima di considerare la didattica a distanza, sia in termini di riduzione del tempo di quarantena per quelli che sono i soggetti non vaccinati piuttosto che abbiano ricevuto il ciclo di vaccinazione a oltre 120 giorni".
"Anche qui, però, - ha proseguito Locatelli - la scelta è stata fatta su criteri scientifici molti chiari, e il tutto è dovuto alla riduzione del tempo di incubazione della variante Omicron che è di 3,5 giorni, e quindi significativamente più corto, e anche al fatto che Omicron è ormai praticamente dominante nel Paese. Tutto questo ha portato a considerare, per coloro che andranno in quarantena, la possibilità di valutare il rientro" a scuola "dopo cinque giorni, con l'evidenza di un tampone che documenti l'assenza di infezione".