AGI - La procura di Milano spiccherà nei prossimi giorni il mandato di arresto internazionale e la richiesta di estradizione nei confronti dell'ex attaccante del Milan Robinho, condannato in via definitiva a nove anni di reclusione per violenza sessuale di gruppo.
Il fascicolo per mandare in esecuzione la sentenza emessa dalla terza sezione penale della Cassazione il 19 gennaio è stato iscritto dal pm Adriana Blasco che nei giorni scorsi ha ricevuto copia del dispositivo in cui i supremi giudici hanno dichiarato inammissibile il ricorso della difesa del calciatore brasiliano 38enne.
Prima di inviare gli atti al ministero della Giustizia, deputato a inoltrare la richiesta di estradizione al Brasile, il magistrato dell'esecuzione penale dovrà svolgere alcuni accertamenti tecnici, tra cui la conferma dell'identità di Robinho.
Il 10 dicembre 2020 la corte d'appello di Milano aveva già confermato la sentenza di primo grado in cui Robinho insieme a un amico co-imputato era stato ritenuto responsabile con altri conoscenti mai identificati di aver stuprato la sera del 22 gennaio 2013 una ragazza albanese.
Secondo le indagini, i componenti del gruppo avrebbero fatto bere la giovane fino al punto da renderla incosciente e poi l'avrebbero violentata a turno nel guardaroba nel locale notturno della movida, in zona Bicocca, dove quella sera la ragazza, che già conosceva il calciatore, si era ritrovata con il gruppetto e due amiche per festeggiare il 23esimo compleanno.