AGI - Molto più di un ristorante. Una fucina di sapori, odori, relazioni e progetti che parlano tante lingue e rimandano a una pluralità di mondi. Così le fiamme che hanno devastato Moltivolti a Palermo, situato nel cuore multietnico della città, è stato "un vero colpo al cuore" non solo per la comunità dell'impresa sociale che da anni lavora nel quartiere Ballarò, a un passo da piazza Santa Chiara, luogo che è memoria di contaminazione e accoglienza.
"Siamo sconvolti, ma siamo stati inondati dalla solidarietà e riapriremo, pur tra mille difficoltà", è la promessa che è insieme una sfida. Libera ha avviato una raccolta fondi. Perché in gioco, tra piatti che sanno di universale e sguardi che costruiscono ponti, c'è tantissimo.
Una tavola senza confini
Moltivolti è innanzitutto un ristorante di cucina internazionale per viaggiare e scoprire il mondo a tavola. Un co-working dedicato a progetti di inclusione sociale e lotta alla povertà. Uno spazio senza confini. Bottega di idee e gusti siculi ed etnici, dove è possibile assaporare culture diverse.
Una occasione d'incontro in cui il cibo favorisce la relazione tra i tantissimi piatti del mondo. A guidare la cucina di Moltivolti uno staff multietnico di cinque nazionalità diverse in grado di offrire un 'viaggio' tra l’Italia, la Grecia, il Senegal, il Gambia, l’Afganistan e tanti Paesi ancora.
Moltivolti è anche un co-working composto da 18 postazioni di lavoro indipendenti pensato principalmente come luogo condiviso da associazioni del terzo settore, singoli operatori sociali, volontari e gruppi informali che intendono sviluppare progetti di natura sociale, culturale o artistica. All'interno le associazioni possono trovare una rete di relazioni, competenze e buone prassi.
A fuoco
Dopo il disastro i soci di Moltivolti hanno dato incarico a un perito per indagare sulle origini dell'incendio. Si esclude il dolo, ma i danni sono ingenti e potrebbe essere a rischio il futuro del ristorante che in questo momento ha in organico 35 dipendenti e un progetto di comunità che coinvolge molte più persone.
Arredi, tavoli, sedie, impianti, macchinari e le opere del pittore Igor Scalisi Palminteri sono pesantemente danneggiati, ma è ancora troppo presto per una stima completa dei danni. Nell'attesa di una relazione ufficiale da parte dei vigili del fuoco è già partita la maratona di solidarietà da parte di associazioni, privati, amici, istituzioni e clienti del ristorante.
"Un risveglio orribile"
"Siamo sconvolti da quanto accaduto, un risveglio davvero orribile, ma come sempre la nostra comunità ci sorprende con un sostegno immediato e straordinario - dice Claudio Arestivo, a nome dei soci di Moltivolti - siamo stati immediatamente inondati di messaggi di solidarietà da parte di tantissime persone per cui Moltivolti rappresenta molto di più che un semplice ristorante. Non sentirci soli ci aiuta ad affrontare questo terribile evento. Al momento la priorità è riuscire a tutelare i nostri lavoratori e la comunità. L'urgenza è quella di riaprire prima possibile e rimetterci all'opera".
Una realtà come Moltivolti non può permettersi di aspettare tempi tecnici troppo lunghi per le riapertura, perché a rischio c'è il futuro di molte persone: "In un momento drammatico in cui la crisi economica attanaglia tutti noi rimanere chiusi per mesi sarebbe disastroso".
La gara di solidarietà
È partita così la raccolta fondi promossa dalla rete di Libera. "Per consentire un recupero immediato dell'attività lavorative e sociali di Moltivolti con la rete di Libera abbiamo deciso di far partire immediatamente una raccolta fondi - spiega Carmelo Pollichino, presidente Libera Palermo - per convogliare la solidarietà di tutte la rete dei sostenitori, fatta di associazioni, enti privati e singoli cittadini che in queste ore hanno dimostrato grande attenzione per l'accaduto". Al momento è possibile donare sul conto corrente di Libera Palermo che ha sede nel coworking di Moltivolti. Conto corrente: Libera Palermo Iban: IT27J0501804600000011253176, Banca Popolare Etica Palermo. Causale: Sostegno Moltivolti Palermo.