AGI - Fino a poco tempo fa guidava la Mercedes, rigorosamente senza occhiali. Poi è stato ‘costretto’ dai famigliari a venderla e l’ha rimpiazzata con un’auto utilitaria, meno impegnativa. L’alpino, Enrico Chiapponi, 99 anni, è uno degli ultimi reduci della campagna di Russia. Anche il suo nome, nella seconda e terza votazione, è comparso tra le preferenze per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica.
“Mi ha sorpreso e mi sono messo a ridere. Forse qualche amico si è ricordato di me”, ha detto all’AGI. Testimone della storia d’Italia, è fiducioso in un accordo tra i partiti per eleggere il successore di Sergio Mattarella. “Spero in un nome condiviso, di alto profilo e al di sopra delle parti. Auspico che ci sia a breve un'intesa tra le forze politiche. Forse siamo vicini”.
Mente lucida e fisico integro per l’arzillo alpino che, il prossimo 22 giugno compirà 100 anni. “Penso che la mia patente sarà rinnovata” assicura. La spesa per la moglie di 92anni, le chiacchiere di politica con gli amici al bar, le uscite in auto e gli incontri nelle scuole con gli studenti.
A Felegara di Medesano, in provincia di Parma, Chiapponi è il simbolo della memoria. Non aveva ancora 20 anni quando fu arruolato nell’ottavo reggimento alpini, battaglione Gemona, e poi inviato sul fronte del Don. Sopravvissuto alla feroce battaglia di Nikolaevka (26 gennaio 1943) è riuscito a tornare in Italia percorrendo oltre 800 chilometri, la metà a piedi.
E ferito all’avambraccio sinistro conserva ancora una scheggia di osso, custodita in una teca insieme alle decorazioni di guerra. Idee chiare sul passato (“ci hanno imbrogliato, non eravamo preparati ad affrontare i carri armati russi”), un presente tra famiglia, amici e ‘banchi di scuola’ e un messaggio ai giovani per il futuro. “Occorre fare di tutto per evitare le guerre. Dobbiamo vivere sempre in uno Stato libero democratico e non autoritario”, conclude l'alpino.
“Enrico è un'istituzione a Medesano, un personaggio amato da tutti. La sua storia è impressionante, e lui la racconta sempre con grande lucidità. E nonostante le enormi difficoltà che ha vissuto durante la ritirata di Russia, trova sempre il modo per chiudere i suoi racconti con battute che riescono a sdrammatizzare quello che ha passato e quello che i suoi occhi hanno visto”: lo ha detto Michele Giovanelli, sindaco di Medesano, nel Parmense, riferendosi all’alpino di 99 anni, suo concittadino, Enrico Chiapponi - uno degli ultimi reduci della campagna di Russia - che ha ricevuto qualche voto durante l’elezione del nuovo presidente della Repubblica.
“Ha perso tutti i suoi amici e compagni di battaglia sul fronte. Sono state tante le iniziative organizzate dagli Alpini di Medesano - ricorda Giovanelli - che lo hanno visto protagonista, grazie alla sua disponibile, alla sua voglia di stare in mezzo alla gente, e alla sua grande simpatia. Persone come Enrico - conclude il sindaco - sono una ricchezza, sono la memoria vivente di pezzi di storia del nostro passato”.