AGI - Antonino Ardizzone, assessore del Comune di Palagonia, è stato arrestato per concorso nell'omicidio di Francesco Calcagno, ucciso a colpi di pistola il 23 agosto del 2017 nel Comune della piana di Catania. Sono stati i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Catania, assieme ai colleghi della Compagnia di Palagonia, a eseguire un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip, su richiesta della procura etnea.
Il delitto sarebbe stato commesso anche al fine di agevolare un gruppo mafioso collegato alla Stidda e avrebbe connessioni con l'assassinio del consigliere comunale Marco Leonardo, avvenuto sempre a Palagonia il 5 ottobre del 2016 e per il quale era stato ritenuto coinvolto Calcagno.
Ardizzone avrebbe fatto da tramite tra il mandante e alcuni esponenti di rilievo del gruppo mafioso della Stidda per il reperimento del killer al fine di vendicare l'assassinio di Leonardo.
Gli accertamenti sono stati avviati nel dicembre scorso hanno consentito di raccogliere, spiega chi indaga, "gravi indizi" nei confronti di Antonino Ardizzone, dal luglio 2020 assessore con deleghe allo sport e al turismo del Comune di Palagonia.
L'omicidio di Francesco Calcagno viene inquadrato sia come ritorsione nei confronti della vittima per l'omicidio di Leonardo all'interno di un bar in seguito di una lite, verosimilmente per motivi economici, sia come mezzo per affermare la presenza anche sul territorio di Palagonia di un gruppo mafioso vicino alla Stidda, tradizionalmente attivo nell'Agrigentino e di cui l'indagato, secondo gli inquirenti, farebbe anche parte.
In particolare, in base a quanto sarebbe emerso dal riesame dei contatti tra i sospettati dell'epoca e le attività tecniche compiute, Ardizzone, su richiesta del mandante (da individuarsi tra le persone vicine a Marco Leonardo), si sarebbe adoperato, con l'aiuto di esponenti di rilievo del gruppo mafioso per "la ricerca e il reperimento" del killer che avrebbe dovuto eseguire materialmente l'omicidio di Calcagno.
Le indagini ancora non concluse, viene speigato, continueranno per individuare i complici che hanno preso parte, a vario titolo, al delitto, in relazione al quale allo stato risulta essere stato condannato con sentenza definitiva a 30 anni Luigi Cassaro tratto in arresto nei primi giorni di settembre 2017 con l'accusa di essere l'esecutore materiale.