AGI - Mezzo miliardo è già stato stanziato e i lavori appaltati, la Darsena Europa, l’opera di espansione a mare con la quale il porto di Livorno mira a conquistare nuove quote di traffico, preoccupa la città di Pisa e la sua costa anche in ragione di una serie di rischi che sono stati evidenziati da un recente studio commissionato dall’amministrazione comunale.
Un nuovo appello alla Regione e al Governatore Eugenio Giani da parte del sindaco Michele Conti e dell’assessore all’Ambiente Filippo Bedini. Entrambi chiedono un accordo di programma per “opere di compensazione a favore del Litorale Pisano che rischia di essere danneggiato dalla costruzione della Darsena Europa”.
"La Darsena Europa – spiega Conti – è un’infrastruttura importante per Livorno e la Toscana: noi non siamo contrari alla realizzazione dell’opera in sé e siccome anche per noi sono fondamentali lo sviluppo infrastrutturale e la crescita economica, crediamo che non sia lecito tralasciare gli aspetti di criticità soprattutto in campo ambientale, come ha fatto fino a oggi la Regione Toscana”.
“Siamo preoccupati – precisa il sindaco -, visti i risultati dello studio realizzato a carico solo del Comune di Pisa, per il nostro Litorale, per l’ambiente e per le attività economiche. Per questo sosteniamo la necessità di stipulare un accordo di programma con la Regione Toscana per determinare, con certezza e in tempi rapidi, opere di compensazione a tutela del Litorale Pisano”.
“Quando si tratta di tutela dell’ambiente, rischio idrogeologico ed erosione costiera – aggiunge Conti - tutti sono concordi che sia necessario programmare e non agire in emergenza: si colga allora l’occasione della costruzione della Darsena Europa per dare l’esempio, programmando la tutela dell’ambiente, prima che sia troppo tardi".
"È un progetto che, data la sua mole, è difficile supporre – afferma l’assessore Filippo Bedini - che non provocherà un cambiamento irreversibile nel paesaggio e una modifica importante dell’ecosistema. Il problema dell’erosione costiera in quasi tutta la Toscana, e in particolare nella costa nord, esiste da anni e non si può escludere con superficialità che la Darsena Europa possa arrivare ad aggravare, forse anche di molto, un fenomeno già in atto".
"Dato che la tecnologia e il know-how per contrastare efficacemente l’avanzare del mare sulla terraferma - ricorda Bedini - esistono e sono consolidati, basti pensare a quanto è stato fatto nei Paesi Bassi, pretendiamo che da parte di chi si è assicurato l’appalto si intervenga subito, fin dalla fase già avviata degli studi e comunque prima di iniziare i lavori".
"Serve un approccio di sistema su tutta la linea di costa da Livorno a Bocca di Magra – conclude Bedini – ed esistono varie soluzioni come quelle basate sul principio del 'costruire con la natura', che fa sì che la protezione di un litorale avvenga grazie all’azione della natura stessa, semplicemente 'aiutata' dall’uomo. Ma abbiamo bisogno di risposte da chi ha le necessarie competenze”.
Il primo studio meteomarino ed idraulico, finanziato dall’amministrazione pisana, ha stabilito che la Darsena Europa determinerà un impatto nel tratto di costa compreso nei primi due chilometri a nord della foce dello Scolmatore. Le opere previste dal progetto potrebbero produrre “una rotazione della linea di riva dovuta all’accrescimento dell’arenile”. Il Comune di Pisa ha già commissionato una seconda e una terza parte dello studio.