AGI - Riuscire a effettuare a Roma un tampone molecolare, ma anche un test rapido, negli ultimi giorni non è affatto semplice. Il mix tra aumento dei contagi da Covid delle ultime giornate (in media sono circa 2mila i nuovi positivi al giorno nella Capitale) e persone che hanno voluto fare un test 'di sicurezza' in vista delle cene e i pranzi con i parenti per le festivita' di Natale, ha mandato in grande affanno il sistema di tracciamento.
Le code ai drive-in e fuori dalle farmacie, registrate tra la vigilia e soprattutto a Santo Stefano, raccontano di una corsa al tampone che ha messo a dura prova il sistema dei test. Negli ultimi giorni la situazione è apparsa più tranquilla, con attese minori nelle circa 1.400 farmacie del Lazio, mentre resta complicato trovare uno slot libero per sottoporsi a un molecolare in una struttura pubblica.
A volte le uniche strutture che hanno posto si trovano nelle altre province del Lazio, per raggiungerle da Roma puo' servire anche un'ora e mezza di viaggio. L'alternativa sono i molecolari a pagamento, il costo oscilla tra i 60 e gli 80 euro, ma anche in quel caso non sempre ci sono posti immediatamente disponibili.
"In questi giorni di festa abbiamo avuto un grandissimo afflusso nelle farmacie" spiega all'AGI Andrea Cicconetti, presidente di Federfarma Roma. "Il tasso di positività che registriamo con i test nelle farmacie in media è tra il 15 e il 20%, chiaramente più positivi troviamo più i drive-in vanno in affanno per fare molecolari di conferma".
Un aiuto nei prossimi giorni potrebbe arrivare dai tamponi molecolari di terza generazione, che registrano la carica virale; la Regione Lazio starebbe valutando se validarli come strumento per decretare la fine della quarantena, eliminando cosi' la necessita' di un molecolare di conferma in modo da alleggerire la pressione sui drive-in.
"Non registriamo carenza di mascherine Ffp2 - prosegue Cicconetti - invito assolutamente alla tranquillita'. Mancano, come accade ormai da 20 giorni, i tamponi salivari che pero' non danno diritto nemmeno al green pass, hanno una specificità molto bassa. Ci sono inoltre circa 300 farmacie che fanno anche le vaccinazioni anti Covid con Moderna. In più- ricorda - continua la campagna vaccinale antinfluenzale".