AGI - Tre giovani italiani tra i 23 e i 25 anni sono stati arrestati dalla Squadra mobile di Milano, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare, per la rapina avvenuta in una gioielleria in via Fabrizi, zona Quarto Oggiaro, il 5 febbraio 2020.
Gli investigatori, coordinati dal pm Isabella Samek Lodovici, hanno ricostruito come i tre quel giorno dopo essere entrati nel negozio fingendosi dei clienti, avevano prima minacciato con un coltello i due anziani proprietari, e poi si erano impossessati di preziosi per un valore di 38mila euro.
Durante la fuga avevano poi ferito i titolari e anche un passante che, accortosi di quanto stava accadendo, aveva tentato di bloccarli.
Partendo, dalla denuncia delle vittime e dalle informazioni di alcuni testimoni, i poliziotti, guidati dal capo Marco Calì e dal funzionario Francesco Giustolisi, sono risaliti a tre uomini, le cui caratteristiche fisiche corrispondevano fortemente a quelle dei tre rapinatori.
Uno dei tre, in particolare, qualche giorno prima dei fatti era entrato nell'esercizio commerciale fingendosi un cliente e simulando l'interessamento a un acquisto, col chiaro intento invece di effettuare un sopralluogo.
Dagli accertamenti di natura tecnica e scientifica sui tre indagati è emersa un'elevata compatibilità biologica con tracce di Dna repertate nella gioielleria. Al 23enne è stata notificata la misura cautelare in carcere dove si trovava già per altre vicende mentre i due complici di 24 e 25 anni sono finiti agli arresti domiciliari.