AGI - Papa Francesco compie 85 anni, festeggia la ricorrenza ricevendo un gruppo di profughi provenienti da Cipro, ricorda che il vaccino contro il Covid deve essere distribuito a tutti e riceve lunghe file di lettere e attestati di stima e consenso.
Tutto normale, a cominciare dalla normalità con cui si passa la giornata: nonostante sia una data in qualche modo rotonda, nessun festeggiamento particolare. Udienze e lavoro, riflessione e richiami a un mondo che ancora pare non avere appreso fino in fondo la lezione della pandemia o, se lo ha fatto, cerca di dimenticarsene. Eppure da oggi Bergoglio diviene ufficialmente uno dei papi più longevi della Storia.
L'ottavo più longevo, se le statistiche hanno ragione e soprattutto se le statistiche, in campi come questo, hanno un senso. Dicono comunque i numeri che i vescovi di Roma con la vita più lunga, negli ultimi mille anni, sono stati in buona parte regnanti negli ultimi tredici decenni. Francesco ha superato Wojtyla, che fu eletto ben più giovane di quanto non fosse lui il primo giorno del pontificato; Pecci arrivò a 93 anni e Ratzinger, non più papa, ora ne ha 94
Dal Vaticano si fa sapere che Sua Santità gode di ottima salute, prepara i futuri viaggi ed è nel pieno delle forze a dispetto dell'operazione al colon della fine dell'estate. Quanto ai pellegrinaggi apostolici, l'uomo che viene dalla fine del mondo alla fine del mondo vuole andare, però dall'altra parte: si pensa all'Oceania. Ma anche al Sud Sudan, vecchio desiderio una volta ad un passo dall'essere realizzato, mentre in ballo c'è un invito in Bahrain.
Insomma, il programma di lavoro di chi sa di avere molte cose ancora da dire. Ad esempio oggi ha ricevuto un nutrito gruppo di ambasciatori accreditati presso la Santa Sede e non ha mancato di ripetere loro che il vaccino contro il covid, per giustizia e civiltà, a tutti deve essere accessibile.
Orecchie diplomatiche attente hanno registrato la reiterazione della richiesta, rivolta tanto ai presenti quanto ai vertici dei paesi europei che ancora ieri al coronavirus hanno dedicato il loro Consiglio, a Bruxelles. Messaggi subliminali arrivano attraverso gli auguri: Putin, ad esempio, da Mosca fa sapere che si continuera' a lavorare insieme per la difesa del cristianesimo.
Anni di dialogo serrato con le varie chiese dell'ortodossia iniziano a dare i loro frutti, anche se quella del presidente russo sembra essere un'affermazione da analizzare con cura ed attenzione. Anche per questo Francesco dedica la giornata alla politica delle vite semplici. Particolare cura viene dedicata nel riferire dell'udienza con un gruppo di profughi giunti da Cipro.
Una delegazione di ultimi della Terra che hanno rischiato di finire in quello che Francesco stesso definisce "un cimitero a cielo aperto", cioè quel Mediterraneo che fagocita vite disperate mentre la ricca Europa guarda dall'altra parte. Sono siriani, congolesi, camerunensi arrivati finalmente a destinazione con i corridoi umanitari della Comunita' di Sant'Egidio. Ora si tratta di trovare loro la sistemazione e la via dell'integrazione. Di lavoro, anche a 85 anni, ce n'è ancora molto da fare.